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Dove studiare giurisprudenza?

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  • Dove studiare giurisprudenza?

    Vorrei chiedevi delle informazioni sull'università  di giurisprudenza. Premetto che sono al quinto anno di liceo e mi trovo in difficoltà  sulla sede universitaria dove frequentare tale università , se rimanere qua vicino o andare fuori. Voi cosa mi consigliate? vorrei perseguire un futuro da PM o giudice togato quindi vorrei capire quale università  mi permetterà  di apparire maggiormente a un concorso pubblico.
    Grazie mille!!

  • #2
    Tutte le università  offrono una LMG01 quinquennale in grado di farti fare quel genere di concorsi.
    Migliori statali per giurisprudenza: Torino, Insubria, Trento, Bologna, Firenze e tante altre.
    Migliori private: Cattolica e Bocconi.
    Migliori private telematiche: Marconi e Uninettuno.
    Giurisprudenza è molto pesante praticamente dappertutto con tecnicismi e paroloni fin dai primi esami, quindi non farti prendere subito dallo sconforto. Ho sentito che a Trento e a Macerata c'è un buon bilanciamento facilità -qualità .

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    • #3
      Originariamente inviato da Marika Visualizza il messaggio
      Migliori statali per giurisprudenza: Torino, Insubria, Trento, Bologna, Firenze e tante altre.
      Federico II di Napoli. Una spanna (almeno) sopra a tutte quelle citate.
      L DM 509/1999 classe 14 (con lode) @UniFi
      L-16 (con lode) @Unitelma Sapienza
      M1 aree 12-13 @LUM
      LM-77 (con lode) @Universitas Mercatorum
      LMG/01 (con lode) @UniTo
      LM-62 (con lode) @UniVanvitelli
      PhD fellow in AI governance

      ***NON RISPONDO A MESSAGGI PRIVATI SU ARGOMENTI DI INTERESSE GENERALE***

      In Italia esistono solo università pubbliche (statali o non statali).
      LA PAROLA "FACOLTÀ" NON SIGNIFICA QUELLO CHE PENSI TU.

      LA LAUREA TRIENNALE NON ESISTE!

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      • #4
        Dimenticavo: nei concorsi non possono valutare il titolo sulla base dell'università  o altro ente presso cui è stato conseguito. Il valore legale per definizione pone tutti sullo stesso livello, indipendentemente dall'ente di rilascio. Se vuoi fare il PM dovresti avere un minimo di cultura giuridica che ti permette sin d'ora di capire che non è possibile in alcun modo aggirare questa regola.
        I concorsi sono regolati da norme molto precise, non derogabili discrezionalmente. Ultimamente va di moda farli per soli esami, che in effetti è l'unico modo che le amministrazioni hanno per aggirare il problema di dover mettere i titoli tutti sullo stesso piano. In questo caso il bando prevede solo il titolo di studio e gli altri requisiti soggettivi necessari per poter partecipare alla procedura comparativa. In sede istruttoria, ci si limita a verificare la sussistenza di questi requisiti e si viene iscritti alle prove d'esame. Quando si vanno a svolgere queste, la commissione è del tutto ignara dell'effettivo cursus studiorum del candidato (in particolare le prove scritte si dovrebbero svolgere in forma anonima: l'Agenzia delle entrate ad esempio usa un codice a barre). Se invece il concorso è per titoli ed esami, il bando prevede come viene attribuito il punteggio relativo ai titoli di accesso (che sono altra cosa rispetto ai titoli valutabili). Se ad esempio, come è tipico, vengono attribuiti dei punti in base al voto, anche questi punti sono assegnati durante la fase istruttoria e quindi quando si arriva alle prove d'esame la commissione non sa qual è il punteggio già  attribuito al candidato. In linea di massima la commissione viene a sapere chi è il candidato solo alla prova orale, che è quasi sempre quella finale (anche dove vi siano più prove scritte: psico-attitudinale con valore preselettivo, culturale o tecnico-professionale, pratica), fermo restando che deve limitarsi a giudicare la prova in sé: sarà  poi compito del segretario della commissione verbalizzare ed eventualmente procedere alla sommatoria dei punteggi intermedi, dei titoli e delle preferenze per arrivare alla votazione finale (nella maggior parte dei casi le graduatorie non vengono nemmeno generate immediatamente ed è prevista un'altra fase istruttoria con la firma del responsabile del procedimento, l'approvazione da parte della commissione e l'emanazione, con conseguente autorizzazione alla pubblicazione, da parte del dirigente).
        L DM 509/1999 classe 14 (con lode) @UniFi
        L-16 (con lode) @Unitelma Sapienza
        M1 aree 12-13 @LUM
        LM-77 (con lode) @Universitas Mercatorum
        LMG/01 (con lode) @UniTo
        LM-62 (con lode) @UniVanvitelli
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        • #5
          Originariamente inviato da dottore Visualizza il messaggio
          Federico II di Napoli. Una spanna (almeno) sopra a tutte quelle citate.
          La Federico II è fucina di grandissimi giuristi, ma

          - è sempre in mezzo a polemiche;

          - ha troppe accuse di baronie;

          - (la meno importante) non compare più in classifiche nazionali ad alto livello da anni.

          In quel caso spetta allo studente decidere: sa che è una laurea di peso, ma sa anche a cosa va incontro.

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          • #6
            Originariamente inviato da Marika Visualizza il messaggio
            La Federico II è fucina di grandissimi giuristi, ma

            - è sempre in mezzo a polemiche;
            Non più della Sapienza di Roma. Sono le ordinarie polemiche da grandi università . Piuttosto, ce ne sono alcune molto molto piccole, una in particolare (non faccio nomi, ma non è che ce ne sia bisogno ), che hanno prodotto decisamente troppi scandali per essere così piccole.

            - ha troppe accuse di baronie;
            Più che accuse sono fatti, ma anche qui non è una prerogativa o una specificità  della Federico II. Anzi, le baronie vanno a reti. Se vai sulla banca dati dei docenti universitari e metti un cognome altisonante a caso vedi che, mentre a Medicina familismo e nepotismo sono più interni alle singole sedi, la distribuzione dei cognomi a Giurisprudenza è, come dire, tentacolare. Quindi coinvolge molte sedi, secondo una struttura che sembra seguire la logica vecchio/nuovo e grande/piccolo.

            (la meno importante) non compare più in classifiche nazionali ad alto livello da anni
            Internazionali sì però. In particolare rankings europei, americani, inglesi e cinesi che in Italia non vengono nemmeno pubblicati. E nelle quali la Federico II è spesso l'unica università  italiana presente.
            L DM 509/1999 classe 14 (con lode) @UniFi
            L-16 (con lode) @Unitelma Sapienza
            M1 aree 12-13 @LUM
            LM-77 (con lode) @Universitas Mercatorum
            LMG/01 (con lode) @UniTo
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            ***NON RISPONDO A MESSAGGI PRIVATI SU ARGOMENTI DI INTERESSE GENERALE***

            In Italia esistono solo università pubbliche (statali o non statali).
            LA PAROLA "FACOLTÀ" NON SIGNIFICA QUELLO CHE PENSI TU.

            LA LAUREA TRIENNALE NON ESISTE!

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            • #7
              Su questi punti siamo d'accordo ma il problema nasce proprio dalla grandezza, esattamente come per la Sapienza.
              Sai che il titolo vale molto ma sai anche che la strada per ottenerlo non sarà  semplice: molti studenti napoletani denunciano una situazione di baronia e nepotismo insopportabile che a volte culmina addirittura in suicidi o tentati suicidi.
              Se ne esci, ne esci alla grande, ma se non ne esci, buona fortuna a ripetere diritto amministrativo per 15 volte.

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              • #8
                Originariamente inviato da Marika Visualizza il messaggio
                Su questi punti siamo d'accordo ma il problema nasce proprio dalla grandezza, esattamente come per la Sapienza.
                Sai che il titolo vale molto ma sai anche che la strada per ottenerlo non sarà  semplice: molti studenti napoletani denunciano una situazione di baronia e nepotismo insopportabile che a volte culmina addirittura in suicidi o tentati suicidi.
                E dà i, non esagerare. Il tasso di suicidi da quelle parti è il più basso del mondo occidentale!
                Comunque certamente la situazione in un contesto del genere può essere pesante; non a caso ogni anno erano un bel po' gli studenti che scappavano dalla Federico II alla Sun (attuale Vanvitelli) e da quando la Parthenope ha spostato il corso di Giurisprudenza da Nola a Napoli sta attraendo molti studenti della diaspora fridericiana. Credo che a Roma accada la stessa cosa dalla Sapienza verso Tor Vergata e Roma tre. Non dico tanto verso quelle non statali (a Napoli SOB) perché, a parte le telematiche, generalmente hanno il numero chiuso.

                Se ne esci, ne esci alla grande, ma se non ne esci, buona fortuna a ripetere diritto amministrativo per 15 volte.
                Pensa che conosco gente che ha ripetuto Diritto costituzionale 7 volte
                Io avrei cambito mestiere
                A Firenze diciamo che succedeva al massimo 3 volte.
                L DM 509/1999 classe 14 (con lode) @UniFi
                L-16 (con lode) @Unitelma Sapienza
                M1 aree 12-13 @LUM
                LM-77 (con lode) @Universitas Mercatorum
                LMG/01 (con lode) @UniTo
                LM-62 (con lode) @UniVanvitelli
                PhD fellow in AI governance

                ***NON RISPONDO A MESSAGGI PRIVATI SU ARGOMENTI DI INTERESSE GENERALE***

                In Italia esistono solo università pubbliche (statali o non statali).
                LA PAROLA "FACOLTÀ" NON SIGNIFICA QUELLO CHE PENSI TU.

                LA LAUREA TRIENNALE NON ESISTE!

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