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Laurea magistrale dopo Scienze della comunicazione

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  • La prima se hai voglia di metterti in gioco nel campo degli studi.
    La terza come persona.
    Master da evitare (non sostituisce la laurea magistrale, diciamo che è un titolo aggiuntivo "minore" rispetto ad essa).
    A me ha fatto particolarmente piacere incontrare uno studente di comunicazione umile: di solito nessuno di voi ammette il mezzo passo falso.

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    • Originariamente inviato da dottore Visualizza il messaggio
      Se ti può consolare, a Scienze della comunicazione a Bologna scoprii cos'era il programma "Uomini e donne" (che forse all'epoca si chiamava ancora "Amici", che è diverso dall'attuale Amici di Maria de Filippi). La dottoressa (oggi professoressa) Renata Galatolo lo proiettava nell'à mbito delle lezioni di Psicologia della comunicazione alternandolo con qualche spezzone di film con Stefania Sandrelli. Ricordo che a lezione si parlava anche delle differenze tra il Maurizio Costanzo show e Porta a porta. Ricordo invece le lezioni di Tonello, Teorie e tecniche della comunicazione televisiva, sul Grande fratello. Sono esami che non ho mai sostenuto per la vergogna. In due anni sostenni l'unico esame serio (Diritto dell'informazione e della comunicazione) e altri due esami che mi interessavano e poi scappai a gambe levate da quella sottospecie di Dams, i cui esami più ridicoli - non ci crederai - non erano neanche quelli. Da allora combatto una crociata contro i corsi di laurea in Scienze della comunicazione generali. Ci sono invece, o perlomeno c'erano, dei corsi settoriali abbastanza ben fatti. All'epoca comunque non era ancora radicato il pregiudizio negativo sui corsi di laurea in Scienze della comunicazione, anzi. Soprattutto quello di Bologna, estremamente rinomato per la supposta presenza di Umberto Eco (che in realtà  era solo un fantasma; credo di aver visto il suo ologramma una sola volta per strada davanti alla sede della società  editrice Zanichelli in via Irnerio). Tra l'altro questo nella sua carriera accademica Eco non si è mai occupato di comunicazione. É laureato in Filosofia e divenne ordinario di Estetica. Poi divenne famoso come letterato e sceneggiatore televisivo, proseguendo parallelamente l'esperienza accademica, nella quale fu il principale animatore del corso di laurea in Dams (Discipline dell'arte, della musica e dello spettacolo), tanto per parlare di aria fritta. Il corso di laurea, praticamente l'emblema del sessantottinismo, aveva avuto vita proprio grazie al suo impulso. Qui creò una teoria semiologica tutta personale, quasi paranoica, che ha messo insieme teorie di derivazione linguistica e di derivazione filosofica, prevalentemente russe e francesi (ma anche con apporti e contaminazioni tedesche e americane), nata e cresciuta (e purtroppo non ancora morta) nell'università  felsinea. Altre scuole semiotiche/semiologiche italiane, per non dire che lo considerano un cialtrone, ne condannano l'orientamento che qualcuno ha definito "pansemiotismo". Non è un caso a mio avviso che la semiotica non goda di alcun riconoscimento ufficiale nell'italica comunità  accademica, in cui insegnamenti di questa disciplina trovano asilo in settori scientifico-disciplinari anche piuttosto distanti (M-FIL/04 e 05, L-LIN/01, tutti i settori L-ART, perfino L-FIL-LET, SPS/08 e M-PSI/01).
      Ho 23 anni e mi sono laureato a luglio in Sdc proprio in quell'ateneo.
      Dopo aver letto parecchi messaggi di questa conversazione sono propenso ad iscrivermi per la magistrale a "Management e comunicazione d'impresa" di Unimore, in quanto mi sembra ci sia praticamente zero matematica, materia in cui non sono mai stato ferrato.
      Mi confermi che potrei con questa scelta assolvere i miei peccati? Ripulire la mia fedina? Oppure il mio curriculum sarà  sempre macchiato da quella triennale in Scienze della comunicazione?

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      • Ma va là , fidati che non c'è nulla di irrimediabile.
        Hai una laurea poco spendibile nel mercato del lavoro, ma sei un dottore a tutti gli effetti.
        vai all'Unimore e stai sereno, un abbraccio.

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        • Originariamente inviato da Marika Visualizza il messaggio
          Ma va là , fidati che non c'è nulla di irrimediabile.
          Hai una laurea poco spendibile nel mercato del lavoro, ma sei un dottore a tutti gli effetti.
          vai all'Unimore e stai sereno, un abbraccio.
          Quindi dici che un eventuale datore di lavoro che nota il percorso non storce il naso e dà  la giusta valenza alla lm77?

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          • "del senno di poi son piene le fosse", se sei convinto vai di LM77 e correggi il tiro!

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            • Originariamente inviato da Desert Visualizza il messaggio
              Ho 23 anni e mi sono laureato a luglio in Sdc proprio in quell'ateneo.
              Dopo aver letto parecchi messaggi di questa conversazione sono propenso ad iscrivermi per la magistrale a "Management e comunicazione d'impresa" di Unimore, in quanto mi sembra ci sia praticamente zero matematica, materia in cui non sono mai stato ferrato.
              Mi confermi che potrei con questa scelta assolvere i miei peccati? Ripulire la mia fedina? Oppure il mio curriculum sarà  sempre macchiato da quella triennale in Scienze della comunicazione?
              Anche Economia e diritto per l'impresa e la P.A. e Relazioni di lavoro non hanno matematica. Scegli una delle tre a seconda dei tuoi interessi e non ti preoccupare, ché (aferesi di perché):
              - nei concorsi pubblici le lauree magistrali valgono a prescindere dalle lauree precedentemente conseguite (e spesso a causa di bandi fatti con i piedi valgono come se i relativi corsi durassero 5 anni);
              - molti privati pensano che la laurea magistrale corrisponda a 5 anni di studi, dunque se la conseguirai in corso rischi che ti considerino un genio.
              Tra l'altro ad essere sincero io considero il connubio economia / studi aziendali + comunicazione molto valido e onestamente, dato che la LM è un titolo di tenore superiore, considero più spendibile la sequenza comunicazione + economia / studi aziendali che, come ha fatto una mia vecchia collega, il contrario (costei era laureata in Scienze dell'economia e della gestione aziendale con il 509, classe 17, e si iscrisse al corso di laurea specialistica in Scienze della comunicazione pubblica, sociale e politica, classe 67/s, all'allora facoltà  di Lettere e filosofia dell'Alma mater studiorum; all'epoca c'era il sistema dei crediti e dei debiti e dovette recuperare alcuni esami di semiotica ma, di contro, le vennero abbuonati alcuni esami del corso biennale).
              Ultima modifica di dottore; 13-05-2020, 13:46.
              BA Media & journalism BS Administration MPA Management & e-governance MBA General management LLM Law MA Political science MA Business and public communication PhD candidate

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              • Ennesima scelta infausta (?)

                Ciao ragazzi, come state? Spero vada tutto bene.
                Cerco di essere il più preciso e coinciso possibile. Ho cominciato questo fantastico (per modo di dire) master presso il M.A.R.M.H. (Master Human Resources) alla LUM, visto che eravamo arrivati tutti alla medesima conclusione.

                Purtroppo, a posteriori, non è stata una scelta particolarmente saggia. Questo master ha avuto l'unico pregio di avermi fatto capire una verità : oltre a non essere particolarmente portato per materie tecniche, ho un odio abbastanza smisurato verso l'economia, in generale. Mi ero iscritto al suddetto master poichè anche in sede di colloquio mi era stato assicurato che era più "umanistico" rispetto ad altre scelte. Purtroppo sono stato fregato da questa convinzione: ad oggi, tolto un modulo su competenze per la leadership, che effettivamente era in linea con la tematica del master (ricerca e selezione del personale), il resto è un totale disastro. Io i miei dubbi ce li avevo (se andate a rivedere i miei vecchi messaggi), mi chiedevo come potevo approcciarmi ad ambiti economici senza averla mai neanche sfiorati in vita mia e senza aver mai dimostrato neanche lontanamente un interesse.
                Mettendo da parte il bieco stratagemma di riempire il monte ore in maniera spudorata con trendordici testimonianze aziendali (la cui utilità  mi sfugge ancora oggi), il resto delle materie è stato (parlo già  al passato) un grande punto interrogativo. Vi faccio una carrellata di ciò che abbiamo fatto fin'ora.

                - Introduzione : Venne un professore che era qualcosa tipo HR Manager Senior, con un sacco di titoli ed esperienze, a farci un mega sunto su quello che avremmo fatto e trovato nel master. Ricordo che tornai a casa spaventato e mezzo depresso, dopo aver sentito 8 ore di termini aziendali in inglese, e comunque in generale argomenti lontanissimi dalla mia sfera d'interesse/competenza.

                - Competenze per la leadership : unico raggio di luce in un tunnel di lacrime e sangue per quel che mi riguarda. Il professore era un pezzo di pane, bravissimo e umano, ti faceva appassionare a ciò che spiegava, ci ha fatto fare anche diverse esercitazioni in classe molto carine, utili e divertenti. Ho fatto anche la simulazione di un colloquio con lui davanti a tutta la classe, ma come ho detto sopra, comunque era una materia COERENTE con il tema del master. Ed inoltre era abbastanza umanistica.

                - Lean strategies , spiegata da un ingegnere (?!?!?!?), che ha riassunto tutto in poche settimane (lui stesso ha detto che avevamo fatto pochissimo del programma). Dulcis in fundo esame di gruppo, dove ha alzato per pietà  i voti a tutti. Poi vabbè, io più volte ho chiesto sul gruppo whatsapp se qualcuno si sentisse in grado dopo aver fatto Lean in questa maniera di affiancare un ingegnere gestionale nella redazione di un piano Lean. Ovviamente nessuno ha risposto, ma perchè solo un pazzo potrebbe pensare di esserne in grado. Ma poi al di là  di tutto 'sto spiegone, che relazione c'è tra le risorse umane e la lean?

                - Diritto del lavoro : posso anche ammettere che abbia senso di esistere in relazione alle risorse umane, certo, ma anche questo modulo è stato spiegato maluccio, per usare un eufemismo. Era solo un elenco di leggi da imparare a memoria, da capire c'era ben poco. Voi immaginate come mi sentivo la mattina che dovevo partire da Matera per arrivare fin lì e sorbirmi OTTO ore di leggi. Ero al settimo cielo, davvero. Comunque scherzi a parte, almeno teoricamente è coerente col percorso, quindi va bene salviamo in corner questo modulo.

                - Strategie internazionali : da questo momento in poi è entrato in gioco anche il nostro simpatico amico Covid, che ha peggiorato ancora di più la (già  scarsa) qualità  delle lezioni. Comunque che vi devo dire, online si è parlato di strategie aziendali per lo più, onestamente a me non interessava, ma mi sfugge ancora la relazione con le risorse umane. A che serve sapere e comprendere (alla lontana) strategie internazionali di grandi aziende se il nostro mestiere sarà  selezionare il personale o occuparci della formazione? Boh.

                - Metodi quantitativi : un DELIRIO. Covarianza, moda, varianza, un formulario enorme da applicare mnemonicamente su excel, mentre questa ci fa vedere dalla schermata del suo pc con windows xp (lol) un foglio excel (tra l'altro tagliato a metà  quindi spesso e volentieri manco si capisce cosa sta facendo) dove applica questo delirio "formulistico". A parte che online il video/audio va a scatti di brutto e la prof manco risponde alle domande in chat, tanto ha fretta di andare avanti. Anche qui, ripetiamo insieme, salmo responsoriale: relazione con il tema master? NULLA. Certo, persino il prof di diritto aveva annunciato che metodi ed econometria non servivano a nulla, ma intanto stanno lì, intanto dovremmo fare un esame.

                I moduli rimanenti sono Business English che credo abbia perlomeno una vaga attinenza col master, Econometria (che ne parliamo a fare, l'hanno descritta come una fusione tra matematica finanziaria e statistica), e infine Amministrazione del personale , anche qui sicuro altre formule e formulette. Gli esami restanti li faremo comunque tutti al rientro (quando ci sarà  questo rientro?), non vogliono farceli fare online, forse per mantenere una certa forma o serietà , che vi devo dire. Anche questa organizzazione, davvero pessima a mio avviso.

                Di Tirocinio ovviamente non se ne parla più manco a pagare, ma in generale il Covid ha dato il colpo di grazia a un master che già  mi stava facendo venire l'esaurimento nervoso prima. Anzi paradossalmente questa situazione mi ha favorito perchè non sono più costretto a stare 8 ore seduto a sentire gente che parla di cose che non mi stimolano nella maniera più assoluta. Comunque sono davvero in crisi. Anche se non seguo le lezioni online, la situazione per me è molto pesante, ho fatto spendere 5.000 euro a mio padre per una cosa che neanche mi piace e che non mi sta dando nulla di concreto, nè a livello culturale nè a livello di competenze. E la cosa peggiore deve ancora arrivare: mio padre vuole che faccio a tutti i costi la specialistica, sempre alla LUM. Quindi, siccome la classe di Management dello sport non si è formata, dovrei fare qualcosa tipo International Management o dio sa solo cos'altro.
                Quindi ragazzi, per salvare capra e cavoli, io continuerei anche con una specialistica, ma basta con la LUM, cioè magari prendo una specialistica sempre coerente col percorso di studi (il master ormai bene o male ce lo prendiamo tanto), però perlomeno qualcosa che si avvicina ad un ambito umanistico, che tanto amo ed invoco. E stavolta devo essere super sicuro della scelta che devo prendere. Quindi non so, cosa vi viene in mente?

                Non avrò LM-77 dite? E pace. Tanto voglio dire, se dovessi malauguratamente iscrivermi alla specialistica presso la LUM, sarà  un altro anno di sofferenza ed apnea totali, in quanto se con il master poteva esserci il beneficio del dubbio, qui non ci sarà  alcun dubbio, sarà  economia allo stato puro. E sopratutto sarà  come un corso universitario, con libri e tomi economici da comprare e studiare per superare gli esami. Ho già  i brividi. E poi dovrò lavorare in quei campi, cioè anche se finisco a fare un concorso per insegnare con la LM-77, cosa devo insegnare? Il diritto? Economia? Materie di cui io non so nulla? Devo legare la mia vita lavorativa a cose che odio?

                So che diversa gente si è iscritta a questo master proprio per dare una connotazione ed una impostazione diversa , più economica e manageriale. Quindi ho proprio sbagliato completamente, a questo punto.
                In un colloquio di cosa parleremo con le aziende? Ad oggi faremmo solo figuracce a prescindere, perché stiamo facendo troppa roba che aiuta solo a livello "culturale", in azienda non ti assumono per chiederti su excel covarianza e deviazione, ad esempio. Competenze zero, quindi, ancora una volta. E certo, era difficile trovare qualcosa peggio del geometra ma ci sono riuscito.

                Vi prego, aiutatemi. Sono disperato, anche se magari ciò non si evince dal papiro che ho scritto. Non mi sento compreso e sto soffrendo tantissimo per l'ennesima scelta sbagliata, e vengo giudicato anche male dagli altri come uno che parte "prevenuto". Se solo sapessero cosa provo...

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                • Originariamente inviato da dave96 Visualizza il messaggio
                  Ciao ragazzi, come state? Spero vada tutto bene.
                  Bentornato.

                  Cerco di essere il più preciso e coinciso possibile.
                  Conciso

                  Mettendo da parte il bieco stratagemma di riempire il monte ore in maniera spudorata con trendordici testimonianze aziendali (la cui utilità  mi sfugge ancora oggi)
                  In teoria servono a creare sbocchi lavorativi.

                  il resto delle materie è stato (parlo già  al passato) un grande punto interrogativo. Vi faccio una carrellata di ciò che abbiamo fatto fin'ora.
                  Finora.

                  - Introduzione : Venne un professore che era qualcosa tipo HR Manager Senior
                  Allora non è un professore.

                  , con un sacco di titoli ed esperienze, a farci un mega sunto su quello che avremmo fatto e trovato nel master. Ricordo che tornai a casa spaventato e mezzo depresso, dopo aver sentito 8 ore di termini aziendali in inglese, e comunque in generale argomenti lontanissimi dalla mia sfera d'interesse/competenza.

                  - Competenze per la leadership : unico raggio di luce in un tunnel di lacrime e sangue per quel che mi riguarda. Il professore era un pezzo di pane, bravissimo e umano, ti faceva appassionare a ciò che spiegava, ci ha fatto fare anche diverse esercitazioni in classe molto carine, utili e divertenti. Ho fatto anche la simulazione di un colloquio con lui davanti a tutta la classe, ma come ho detto sopra, comunque era una materia COERENTE con il tema del master. Ed inoltre era abbastanza umanistica.

                  mio padre vuole che faccio a tutti i costi la specialistica, sempre alla LUM.
                  Magistrale

                  Non avrò LM-77 dite? E pace. Tanto voglio dire, se dovessi malauguratamente iscrivermi alla specialistica presso la LUM, sarà  un altro anno di sofferenza ed apnea totali, in quanto se con il master poteva esserci il beneficio del dubbio, qui non ci sarà  alcun dubbio, sarà  economia allo stato puro.
                  Ascolta. Tu hai una visione un po' romantica dell'università , ingenua e francamente un po' immatura. Cerca di superare questa cosa e sii pragmatico: oramai lo scoglio più grande è superato; probabilmente per conseguire la LM-77, tra gli esami riconosciuti dal master (guarda la tabella di conversione) e quelli che hai sostenuto nel corso di laurea magistrale precedente (alla UniBa), ti mancherà  veramente poco (e probabilmente non saranno neanche esami economici o aziendali quantitativi). Successivamente devi considerare la LM come un mezzo per arrivare dove vuoi tu e non dove la LM ti porta. Poniti degli obiettivi realizzabili: le risorse umane ti piacciono? Punta a quelle. Guarda che i laureati in Ingegneria (gran parte dei quali neanche si abilita alla professione di ingegnere) mica fanno gli ingegneri.

                  E poi dovrò lavorare in quei campi
                  Ma non è vero!

                  cioè anche se finisco a fare un concorso per insegnare con la LM-77, cosa devo insegnare?
                  A-21, A-45, A-46, A-47.
                  BA Media & journalism BS Administration MPA Management & e-governance MBA General management LLM Law MA Political science MA Business and public communication PhD candidate

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                  • Originariamente inviato da dave96 Visualizza il messaggio
                    Ciao ragazzi, come state? Spero vada tutto bene.
                    Cerco di essere il più preciso e coinciso possibile. Ho cominciato questo fantastico (per modo di dire) master presso il M.A.R.M.H. (Master Human Resources) alla LUM, visto che eravamo arrivati tutti alla medesima conclusione.

                    Purtroppo, a posteriori, non è stata una scelta particolarmente saggia. Questo master ha avuto l'unico pregio di avermi fatto capire una verità : oltre a non essere particolarmente portato per materie tecniche, ho un odio abbastanza smisurato verso l'economia, in generale. Mi ero iscritto al suddetto master poichè anche in sede di colloquio mi era stato assicurato che era più "umanistico" rispetto ad altre scelte. Purtroppo sono stato fregato da questa convinzione: ad oggi, tolto un modulo su competenze per la leadership, che effettivamente era in linea con la tematica del master (ricerca e selezione del personale), il resto è un totale disastro. Io i miei dubbi ce li avevo (se andate a rivedere i miei vecchi messaggi), mi chiedevo come potevo approcciarmi ad ambiti economici senza averla mai neanche sfiorati in vita mia e senza aver mai dimostrato neanche lontanamente un interesse.
                    Mettendo da parte il bieco stratagemma di riempire il monte ore in maniera spudorata con trendordici testimonianze aziendali (la cui utilità  mi sfugge ancora oggi), il resto delle materie è stato (parlo già  al passato) un grande punto interrogativo. Vi faccio una carrellata di ciò che abbiamo fatto fin'ora.

                    - Introduzione : Venne un professore che era qualcosa tipo HR Manager Senior, con un sacco di titoli ed esperienze, a farci un mega sunto su quello che avremmo fatto e trovato nel master. Ricordo che tornai a casa spaventato e mezzo depresso, dopo aver sentito 8 ore di termini aziendali in inglese, e comunque in generale argomenti lontanissimi dalla mia sfera d'interesse/competenza.

                    - Competenze per la leadership : unico raggio di luce in un tunnel di lacrime e sangue per quel che mi riguarda. Il professore era un pezzo di pane, bravissimo e umano, ti faceva appassionare a ciò che spiegava, ci ha fatto fare anche diverse esercitazioni in classe molto carine, utili e divertenti. Ho fatto anche la simulazione di un colloquio con lui davanti a tutta la classe, ma come ho detto sopra, comunque era una materia COERENTE con il tema del master. Ed inoltre era abbastanza umanistica.

                    - Lean strategies , spiegata da un ingegnere (?!?!?!?), che ha riassunto tutto in poche settimane (lui stesso ha detto che avevamo fatto pochissimo del programma). Dulcis in fundo esame di gruppo, dove ha alzato per pietà  i voti a tutti. Poi vabbè, io più volte ho chiesto sul gruppo whatsapp se qualcuno si sentisse in grado dopo aver fatto Lean in questa maniera di affiancare un ingegnere gestionale nella redazione di un piano Lean. Ovviamente nessuno ha risposto, ma perchè solo un pazzo potrebbe pensare di esserne in grado. Ma poi al di là  di tutto 'sto spiegone, che relazione c'è tra le risorse umane e la lean?

                    - Diritto del lavoro : posso anche ammettere che abbia senso di esistere in relazione alle risorse umane, certo, ma anche questo modulo è stato spiegato maluccio, per usare un eufemismo. Era solo un elenco di leggi da imparare a memoria, da capire c'era ben poco. Voi immaginate come mi sentivo la mattina che dovevo partire da Matera per arrivare fin lì e sorbirmi OTTO ore di leggi. Ero al settimo cielo, davvero. Comunque scherzi a parte, almeno teoricamente è coerente col percorso, quindi va bene salviamo in corner questo modulo.

                    - Strategie internazionali : da questo momento in poi è entrato in gioco anche il nostro simpatico amico Covid, che ha peggiorato ancora di più la (già  scarsa) qualità  delle lezioni. Comunque che vi devo dire, online si è parlato di strategie aziendali per lo più, onestamente a me non interessava, ma mi sfugge ancora la relazione con le risorse umane. A che serve sapere e comprendere (alla lontana) strategie internazionali di grandi aziende se il nostro mestiere sarà  selezionare il personale o occuparci della formazione? Boh.

                    - Metodi quantitativi : un DELIRIO. Covarianza, moda, varianza, un formulario enorme da applicare mnemonicamente su excel, mentre questa ci fa vedere dalla schermata del suo pc con windows xp (lol) un foglio excel (tra l'altro tagliato a metà  quindi spesso e volentieri manco si capisce cosa sta facendo) dove applica questo delirio "formulistico". A parte che online il video/audio va a scatti di brutto e la prof manco risponde alle domande in chat, tanto ha fretta di andare avanti. Anche qui, ripetiamo insieme, salmo responsoriale: relazione con il tema master? NULLA. Certo, persino il prof di diritto aveva annunciato che metodi ed econometria non servivano a nulla, ma intanto stanno lì, intanto dovremmo fare un esame.

                    I moduli rimanenti sono Business English che credo abbia perlomeno una vaga attinenza col master, Econometria (che ne parliamo a fare, l'hanno descritta come una fusione tra matematica finanziaria e statistica), e infine Amministrazione del personale , anche qui sicuro altre formule e formulette. Gli esami restanti li faremo comunque tutti al rientro (quando ci sarà  questo rientro?), non vogliono farceli fare online, forse per mantenere una certa forma o serietà , che vi devo dire. Anche questa organizzazione, davvero pessima a mio avviso.

                    Di Tirocinio ovviamente non se ne parla più manco a pagare, ma in generale il Covid ha dato il colpo di grazia a un master che già  mi stava facendo venire l'esaurimento nervoso prima. Anzi paradossalmente questa situazione mi ha favorito perchè non sono più costretto a stare 8 ore seduto a sentire gente che parla di cose che non mi stimolano nella maniera più assoluta. Comunque sono davvero in crisi. Anche se non seguo le lezioni online, la situazione per me è molto pesante, ho fatto spendere 5.000 euro a mio padre per una cosa che neanche mi piace e che non mi sta dando nulla di concreto, nè a livello culturale nè a livello di competenze. E la cosa peggiore deve ancora arrivare: mio padre vuole che faccio a tutti i costi la specialistica, sempre alla LUM. Quindi, siccome la classe di Management dello sport non si è formata, dovrei fare qualcosa tipo International Management o dio sa solo cos'altro.
                    Quindi ragazzi, per salvare capra e cavoli, io continuerei anche con una specialistica, ma basta con la LUM, cioè magari prendo una specialistica sempre coerente col percorso di studi (il master ormai bene o male ce lo prendiamo tanto), però perlomeno qualcosa che si avvicina ad un ambito umanistico, che tanto amo ed invoco. E stavolta devo essere super sicuro della scelta che devo prendere. Quindi non so, cosa vi viene in mente?

                    Non avrò LM-77 dite? E pace. Tanto voglio dire, se dovessi malauguratamente iscrivermi alla specialistica presso la LUM, sarà  un altro anno di sofferenza ed apnea totali, in quanto se con il master poteva esserci il beneficio del dubbio, qui non ci sarà  alcun dubbio, sarà  economia allo stato puro. E sopratutto sarà  come un corso universitario, con libri e tomi economici da comprare e studiare per superare gli esami. Ho già  i brividi. E poi dovrò lavorare in quei campi, cioè anche se finisco a fare un concorso per insegnare con la LM-77, cosa devo insegnare? Il diritto? Economia? Materie di cui io non so nulla? Devo legare la mia vita lavorativa a cose che odio?

                    So che diversa gente si è iscritta a questo master proprio per dare una connotazione ed una impostazione diversa , più economica e manageriale. Quindi ho proprio sbagliato completamente, a questo punto.
                    In un colloquio di cosa parleremo con le aziende? Ad oggi faremmo solo figuracce a prescindere, perché stiamo facendo troppa roba che aiuta solo a livello "culturale", in azienda non ti assumono per chiederti su excel covarianza e deviazione, ad esempio. Competenze zero, quindi, ancora una volta. E certo, era difficile trovare qualcosa peggio del geometra ma ci sono riuscito.

                    Vi prego, aiutatemi. Sono disperato, anche se magari ciò non si evince dal papiro che ho scritto. Non mi sento compreso e sto soffrendo tantissimo per l'ennesima scelta sbagliata, e vengo giudicato anche male dagli altri come uno che parte "prevenuto". Se solo sapessero cosa provo...

                    Perdona la schiettezza: in realtà  leggendo ciò che scrivi, la sensazione che se ne ricava è sicuramente quella che tu parta un po' prevenuto, o che sicuramente tu non voglia fare quello che stai facendo.

                    Premesso che non comprendo la scelta di questo master in relazione poi ad una eventuale LM77, visto che non ha un particolare taglio economico quanto è piuttosto "fuffoso" come , mi duole dire , la stragrande maggioranza dei master risorse umane, e che risulta a mio parere una ulteriore incoerenza a livello di CV, facendoti un po' secondo me passare per un "aspirante tuttologo".

                    Detto ciò, se la LM77 non la vuoi prendere non farlo, ma sappi che sarà  molto dura trovare lavoro con indirizzi diversi, io personalmente farei lo sforzo di richiedere quantomeno una prevalutazione dei crediti per capire quanti CFU mancherebbero per il raggiungimento del titolo.

                    In ultima mi sembri molto confuso, per cui prenditi del tempo per ragionare e fai, per una volta, una scelta che ti porti ad apprezzare almeno in parte ciò che stai facendo, perchè altrimenti diventerà  un'agonia e te lo dico per esperienza.

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                    • Io sono un po' ignorante in materia HR ma sono certo che per la valutazione delle posizioni le multinazionali utilizzano spesso metodi quantitativi, se poi tu non sei interessato a lavorare in una azienda di questo tipo e' un altro discorso.
                      Ma sopratutto e' secondo me necessario che qualcuno che si occupa di risorse umane venga coinvolto in "Strategie internazionali".
                      Mi sembra tu ti riferisca alle risorse umane solamente in questo senso:
                      il nostro mestiere sarà  selezionare il personale o occuparci della formazione?
                      .
                      Credo che la risposta sia anche, o magari per qualcuno e' solo quello, ma e' riduttivo relegare un campo esteso come le risorse umane alla selezione ed alla formazione. Quantomeno in realta' aziendali di discrete dimensioni. Nei board di tutte le grandi aziende c'e' sempre un rappresentante delle HR, spesso c'e' un vice president HR e ti garantisco che non fanno ne' selezione (ad eccezione di essere coinvolti per profili "alti") ne' tantomeno formazione.
                      Buona fortuna.

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                      • In effetti avevo notato anche io una riduzione del concetto di risorse umane all'à mbito della selezione e della formazione, anzi la mera selezione. Ma ci sono anche l'amministrazione, la gestione e tanto altro.
                        BA Media & journalism BS Administration MPA Management & e-governance MBA General management LLM Law MA Political science MA Business and public communication PhD candidate

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                        • Originariamente inviato da dottore Visualizza il messaggio
                          In teoria servono a creare sbocchi lavorativi
                          Si in teoria. In pratica vengono (venivano) tizi di aziende a raccontarci la storia della loro vita per 5-6 ore. Posso capire se ciò accade 2-3 volte, non se a un certo punto comincia a diventare la regola di ogni settimana o quasi perchè non sanno come riempire il monte ore.

                          Originariamente inviato da dottore Visualizza il messaggio
                          Ascolta. Tu hai una visione un po' romantica dell'università , ingenua e francamente un po' immatura. Cerca di superare questa cosa e sii pragmatico: oramai lo scoglio più grande è superato; probabilmente per conseguire la LM-77, tra gli esami riconosciuti dal master (guarda la tabella di conversione) e quelli che hai sostenuto nel corso di laurea magistrale precedente (alla UniBa), ti mancherà  veramente poco (e probabilmente non saranno neanche esami economici o aziendali quantitativi). Successivamente devi considerare la LM come un mezzo per arrivare dove vuoi tu e non dove la LM ti porta. Poniti degli obiettivi realizzabili: le risorse umane ti piacciono? Punta a quelle. Guarda che i laureati in Ingegneria (gran parte dei quali neanche si abilita alla professione di ingegnere) mica fanno gli ingegneri.
                          E' vero, ho sicuramente una visione un pò idealista e romantica dell'università  e forse anche della vita in generale. Lo scoglio più grande da superare non era il master, ma bensì la magistrale in LM-77 che dovrei prendere l'anno prossimo. Sono in crisi perchè se già  quest'anno mi sto trovando male, non oso immaginare il prossimo, che sarà  una magistrale a tutti gli effetti come un'università  pubblica, e poi lì voglio vedermi a studiare sui tomi di economia pura. Purtroppo la classe di Management dello sport non si è formata (che era quella che avrei potuto anche pensare di fare, perchè perlomeno si collegava a una mia passione), adesso se voglio andare avanti, e avere il titolo devo scegliere tra:
                          - International Management , che a conti fatti è la "migliore" perchè ci consente di avere diversi esami già  convalidati dal master che stiamo frequentando;
                          - Amministrazioni Pubbliche e Sanità ;
                          - Data Science e Digital Transformation;
                          - Amministrazione, Finanza e controllo.

                          Dottore forse non ti ricordi che noi dobbiamo fare solo un anno di specialistica perchè ci convalidano gli esami dal master. Perchè sostieni che non dovrò poi lavorare in quei "campi"? Che materie potrei idealmente insegnare con A-21, A-45, A-46, e A-47?

                          Originariamente inviato da beardedshow
                          Perdona la schiettezza: in realtà  leggendo ciò che scrivi, la sensazione che se ne ricava è sicuramente quella che tu parta un po' prevenuto, o che sicuramente tu non voglia fare quello che stai facendo.

                          Premesso che non comprendo la scelta di questo master in relazione poi ad una eventuale LM77, visto che non ha un particolare taglio economico quanto è piuttosto "fuffoso" come , mi duole dire , la stragrande maggioranza dei master risorse umane, e che risulta a mio parere una ulteriore incoerenza a livello di CV, facendoti un po' secondo me passare per un "aspirante tuttologo".

                          Detto ciò, se la LM77 non la vuoi prendere non farlo, ma sappi che sarà  molto dura trovare lavoro con indirizzi diversi, io personalmente farei lo sforzo di richiedere quantomeno una prevalutazione dei crediti per capire quanti CFU mancherebbero per il raggiungimento del titolo.

                          In ultima mi sembri molto confuso, per cui prenditi del tempo per ragionare e fai, per una volta, una scelta che ti porti ad apprezzare almeno in parte ciò che stai facendo, perchè altrimenti diventerà  un'agonia e te lo dico per esperienza.
                          Sicuramente non voglio fare quello che sto facendo, ho provato più volte a non partire prevenuto. La scelta di questo master è da ricercare nelle pagine addietro, in quanto scegliendo questo percorso poi potevo ottenere la magistrale in LM-77 facendo un solo anno, anzichè 2, perchè convalidano gli esami del master. Quindi non è stata per nulla una scelta di cuore o di interesse. Una scelta che mi faccia apprezzare almeno in parte ciò che sto facendo... eh, magari ce l'avessi. Vi scrivo principalmente per questo, se vi viene in mente qualcosa, qualsiasi cosa, che io possa ricollegare al mio attuale C.V., una magistrale magari che riguardi sempre l'aspetto H.R. ma dal punto di vista umanistico piuttosto che dal punto di vista economico/aziendale. Per il resto, è già  un'agonia, credimi.

                          @Marius: son d'accordo con te sul fatto che sia riduttivo per un H.R. concentrarsi solo ed esclusivamente sul lato di selezione, ricerca e formazione del personale. Proprio per questo non ho la più pallida idea di come poter anche solo PENSARE l'anno prossimo di prendere una specialistica in economia. O devo mettermi a pensare "punto al 18 ad ogni esame solo per avere il pezzo di carta?". Un pezzo di carta da 5.000 euro (a cui si vanno aggiungere i 4.600 del master), però dettagli.

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                          • Credo che purtroppo chiunque sia alla ricerca di un HR manager o simili indirizzera' la ricerca su un laureato magistrale di una classe LM-77 o LM-56 piuttosto che un laureato in materie di tipo umanistiche.
                            L'unico consiglio che mi puo' venire in mente e' di cercare un altro ateneo con un percorso di studi a te piu' consono ma non "scapperai" mai da materie di tipo economico.
                            Un anno passa in fretta dai!

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                            • Originariamente inviato da dave96 Visualizza il messaggio
                              E' vero, ho sicuramente una visione un pò idealista e romantica dell'università  e forse anche della vita in generale. Lo scoglio più grande da superare non era il master, ma bensì la magistrale in LM-77 che dovrei prendere l'anno prossimo. Sono in crisi perché se già  quest'anno mi sto trovando male, non oso immaginare il prossimo, che sarà  una magistrale a tutti gli effetti come un'università  pubblica
                              La Lum è una università  pubblica. Università  pubblica non statale, ma pur sempre pubblica.

                              e poi lì voglio vedermi a studiare sui tomi di economia pura.
                              Guarda che quella laurea magistrale vede l'economia col binocolo. Tutt'al più scienze aziendali, ma di economia pura io nel piano di studi non vedo nemmeno l'ombra.

                              Purtroppo la classe di Management dello sport (che era quella che avrei potuto anche pensare di fare, perchè perlomeno si collegava a una mia passione) non si è formata; adesso se voglio andare avanti, e avere il titolo devo scegliere tra:
                              - International Management , che a conti fatti è la "migliore" perchè ci consente di avere diversi esami già  convalidati dal master che stiamo frequentando;
                              - Amministrazioni Pubbliche e Sanità ;
                              - Data Science e Digital Transformation;
                              - Amministrazione, Finanza e controllo.
                              Innanzitutto non è una classe (e neanche un curriculum) ma un mero piano di studi consigliato (loro lo chiamano «percorso»). In secondo luogo, devi scegliere il percorso in cui ti convalidano gli esami. Ti ho già  detto di guardare la tabella di conversione. In più ti conviene parlare con il coordinatore del corso per capire se ti possono convalidare anche qualche esame che hai dato all'Aldo Moro nell'altro corso di laurea magistrale.

                              Dottore forse non ti ricordi che noi dobbiamo fare solo un anno di specialistica
                              Magistrale

                              perché ci convalidano gli esami dal master.
                              L'avevo scritto.

                              Perché sostieni che non dovrò poi lavorare in quei "campi"?
                              Forse non mi sono spiegato.
                              Per varie ragioni che non ti sto a elencare per non divagare ulteriormente, i percorsi di studio in à mbito economico sono percepiti come dei jolly dai datori di lavoro. Un datore di lavoro spesso cerca un laureato in Economia (senza neanche sapere cos'è: prova ne sia che sotto questo termine vengono ricomprese le discipline aziendalistiche, che non sono economia) senza sapere cosa realmente ha studiato e senza sapere neanche lui bene perché. Succede ancor di più con Ingegneria: i laureati in Ingegneria vengono richiesti non per fare gli ingegneri, ma perché nei loro confronti è diffuso un pregiudizio (positivo). Sono considerati razionali, intelligenti, tenaci, capaci. E così te li ritrovi in molti ruoli di comando che non hanno veramente niente a che fare con ciò che loro hanno studiato. C'è una puntata di SuperQuark sul fatto che gli studi ingegneristici insegnano a risolvere problemi e per questo sono necessari; purtroppo non riesco a reperirla, comunque rende bene l'idea.

                              Che materie potrei idealmente insegnare con A-21, A-45, A-46, e A-47?
                              • A-21 Geografia, con 24 crediti nel settore M-GGR/01 e 24 nel settore M-GGR/02.
                              • A-45 Scienze economico-aziendali.
                              • A-46 Scienze giuridico-economiche, con 96 crediti complessivi tra vari settori IUS, SECS-P e SECS-S (bisogna analizzare i tuoi studi totali tra laurea, master, laurea magistrale ed esami relativi alla carriera non portata a termine per vedere cosa dovrai integrare o recuperare).
                              • A-47 Matematica applicata, che sarebbe statistica, anche se i nomi delle materie specifiche dipendono dagli specifici indirizzi di studio (questo vale anche per le altre classi di concorso).


                              una magistrale magari che riguardi sempre l'aspetto H.R. ma dal punto di vista umanistico piuttosto che dal punto di vista economico/aziendale.
                              Dovresti orientarti sulle classi dell'area della formazione, ma si abbasserebbero moltissimo le opportunità  lavorative e le possibilità  di vedersi convalidati esami.

                              una specialistica
                              Magistrale.

                              Originariamente inviato da Marius Visualizza il messaggio
                              Credo che purtroppo chiunque sia alla ricerca di un HR manager o simili indirizzera' la ricerca su un laureato magistrale di una classe LM-77 o LM-56 piuttosto che un laureato in materie di tipo umanistiche.
                              La laurea magistrale in realtà  non è neanche così indispensabile. A dire la verità  io nei primi anni 2000 ho conosciuto persone che svolgevano questo lavoro (sia selezione sia amministrazione e talvolta anche formazione) laureati nelle discipline più disparate, da Storia a Giurisprudenza, e anche in Scienze della comunicazione, spesso senza laurea magistrale e quasi sempre senza master (talvolta anche semplici diplomati), nelle tantissime agenzie che frequentavo nella città  dove vivevo, dove in quegli anni spuntavano come funghi.

                              L'unico consiglio che mi puo' venire in mente e' di cercare un altro ateneo con un percorso di studi a te piu' consono ma non "scapperai" mai da materie di tipo economico.
                              Questo è proprio specifico (anche sulle relazioni sindacali, settore interessantissimo), ma a quanto ho capìto lui è allergico anche al diritto. Peccato, perché di lauree magistrali di classe LM-77 o LM-56 ad elevato contenuto giuridico l'offerta formativa delle università  italiane abbonda.
                              Ultima modifica di dottore; 14-05-2020, 17:15.
                              BA Media & journalism BS Administration MPA Management & e-governance MBA General management LLM Law MA Political science MA Business and public communication PhD candidate

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                              • Originariamente inviato da dottore Visualizza il messaggio
                                La Lum è una università  pubblica. Università  pubblica non statale, ma pur sempre pubblica.
                                Beh, tecnicamente è privata, visti i costi esorbitanti delle tasse.

                                Originariamente inviato da dottore Visualizza il messaggio
                                Guarda che quella laurea magistrale vede l'economia col binocolo. Tutt'al più scienze aziendali, ma di economia pura io nel piano di studi non vedo nemmeno l'ombra.
                                Questo il piano di studi di International Management:
                                -Project Management;
                                -International Business Law;
                                -International Finance;
                                -Scenari economici internazionali;
                                -Digital Transformation;
                                -Global Corporate Sustainability;
                                -Innovazione aziendale e rete d'impresa;
                                -Data Science;
                                -Entrepreneurial Finance;
                                -Tirocinio e Tesi.
                                Quindi non c'è economia in queste materie, dicevi? A parte che quando comincio a vedere tutti questi termini anglofoni mi comincia a salire il nervoso, ma onestamente non ho la più pallida idea di cosa trattino queste materie, cioè non so neanche lontanamente cosa siano. E ripeto, qui non sarà  come il master che bene o male ti fanno andare avanti, questo sarà  un anno proprio come una "magistrale pubblica", ci saranno da comprare i libroni, magari trovi il docente esigente che anche per un 18 vuole sapere il mondo, ecc. Io non so che fine faccio se finisco in un corso del genere, ripeto. Ti faccio una similitudine calcistica, è come se io sono portiere di ruolo, mi mettono in attacco e mi dicono "beh tu da oggi devi dribblare, segnare, fare assist, ecc.", io così mi sono sentito quest'anno, gettato in contesti mai neanche sfiorati nel corso di un'intera vita, e l'anno prossimo non vedo perchè dovrebbe andare meglio. Partirei già  ultra-scoraggiato per via dell'anno appena trascorso, tra l'altro c'è da fare pure un test d'ingresso di conoscenze essenziali (sempre di economia). Ma ripeto, per me è un suicidio. Facendo un parallelismo, è come quando ho fatto il cambio dal geometra al liceo delle scienze umane, solo lì che la piccolissima differenza è che ero appassionato ed interessato dalle materie che sarei andato a fare. Quindi vale la pena soffrire un altro anno in questa maniera? E spendere altri 5.000 euro? Per avere, alla fin fine, un pezzo di carta, parliamoci chiaro?

                                Originariamente inviato da dottore Visualizza il messaggio
                                Innanzitutto non è una classe (e neanche un curriculum) ma un mero piano di studi consigliato (loro lo chiamano «percorso»). In secondo luogo, devi scegliere il percorso in cui ti convalidano gli esami. Ti ho già  detto di guardare la tabella di conversione. In più ti conviene parlare con il coordinatore del corso per capire se ti possono convalidare anche qualche esame che hai dato all'Aldo Moro nell'altro corso di laurea magistrale.
                                Abbiamo già  controllato quali esami convalidano, dall'elenco di sopra ti ho scritto gli esami che dovremmo fare ed ho escluso quelli convalidati dal master. Da scienze della comunicazione dell'Uniba non posso far convalidare niente, ho già  chiesto purtroppo.

                                Originariamente inviato da dottore Visualizza il messaggio
                                • A-21 Geografia, con 24 crediti nel settore M-GGR/01 e 24 nel settore M-GGR/02.
                                • A-45 Scienze economico-aziendali.
                                • A-46 Scienze giuridico-economiche, con 96 crediti complessivi tra vari settori IUS, SECS-P e SECS-S (bisogna analizzare i tuoi studi totali tra laurea, master, laurea magistrale ed esami relativi alla carriera non portata a termine per vedere cosa dovrai integrare o recuperare).
                                • A-47 Matematica applicata, che sarebbe statistica, anche se i nomi delle materie specifiche dipendono dagli specifici indirizzi di studio (questo vale anche per le altre classi di concorso).
                                Bene, quindi tolta geografia (dove comunque ci sarebbero crediti da colmare), non ho la più pallida idea di come dovrei insegnare quelle materie. Cioè a sto punto dovevo fare proprio un percorso diverso e scegliere scienze politiche o altri corsi affini già  alla triennale. Ma ti ho detto a più riprese che l'unico campo che davvero mi interessa e mi soddisfa (e che soprattutto capisco) è l'ambito umanistico. Quindi mi chiedo ancora cosa esattamente ci faccio qui. Ci sono finito per la mia attitudine alla non-scelta, purtroppo.

                                Originariamente inviato da dottore Visualizza il messaggio
                                Dovresti orientarti sulle classi dell'area della formazione, ma si abbasserebbero moltissimo le opportunità  lavorative e le possibilità  di vedersi convalidati esami.
                                Spulciando un pò in giro ho trovato questa . Però comunque sono 2 anni pieni lì, e sicuramente ci saranno crediti da colmare. Non ho ben capito gli eventuali sbocchi lavorativi, ed inoltre non trovo un programma di studi di anni successivi al 2017/2018, quindi suppongo che non si sia neanche più formata la classe.

                                Originariamente inviato da dottore Visualizza il messaggio
                                La laurea magistrale in realtà  non è neanche così indispensabile. A dire la verità  io nei primi anni 2000 ho conosciuto persone che svolgevano questo lavoro (sia selezione sia amministrazione e talvolta anche formazione) laureati nelle discipline più disparate, da Storia a Giurisprudenza, e anche in Scienze della comunicazione, spesso senza laurea magistrale e quasi sempre senza master (talvolta anche semplici diplomati), nelle tantissime agenzie che frequentavo nella città  dove vivevo, dove in quegli anni spuntavano come funghi.
                                Non lo metto in dubbio. Alla fine se ci pensiamo, tra master e magistrale il master teoricamente vale di più, ai fini di un'assunzione. Certo, se uno ha anche la magistrale nel CV è un passo avanti ad altri che non ce l'hanno, ovvietà . Posso anche ammettere che con la magistrale puoi fare i concorsi, ma voglio dire, i concorsi sono come i numeri al lotto, ci si iscrivono centinaia di persone, vanno fatti test, ecc. Per dire, anche cercare di lavorare nel Comune è complesso. Che poi, vabbè, sarebbe anche un pò ironico dopo una triennale, un master e una magistrale andare a finire in un comune, con tutto il rispetto.

                                Originariamente inviato da dottore Visualizza il messaggio
                                Questo è proprio specifico (anche sulle relazioni sindacali, settore interessantissimo), ma a quanto ho capìto lui è allergico anche al diritto. Peccato, perché di lauree magistrali di classe LM-77 o LM-56 ad elevato contenuto giuridico l'offerta formativa delle università  italiane abbonda.
                                Il diritto potrei anche sopportarlo di più rispetto a materie di stampo aziendale/economico.
                                Ultima modifica di dave96; 15-05-2020, 10:00.

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