Sono sempre stata un'eccellente studentessa, e dopo la maturità scientifica ho deciso di iscrivermi alla facoltà di Lettere moderne. Il primo e il secondo anno sono andati bene, non ero entusiasta di ciò che stavo studiando ”“ trovavo tutto molto superficiale e tante materie mi sembravano dispersive e superflue ”“ ma andavo comunque avanti a buon ritmo. Al terzo anno ho una serie di problematiche in famiglia, do un solo esame, faccio un cambio di sede universitaria, perdo crediti, gli esami mancanti raddoppiano e mi trovo a retrocedere di un anno (l'anno seguente anziché essere ripetente del terzo anno, sono nuovamente iscritta al secondo).
Inizio ad accusare il colpo, e a convincermi del fatto che stavo spendendo soldi in tasse, libri, e biglietti del treno per conseguire una laurea che non mi stava dando sicurezza in ambito lavorativo, e, ancora peggio, non mi gratificava dal punto di vista culturale.
Nel frattempo ho iniziato a darmi una mossa: al mio secondo anno di università "bis" ho continuato a dare pigramente alcuni esami, ma ho anche iniziato ad approfondire aspetti della letteratura che mi hanno sempre appassionato, e ho iniziato a collaborare con alcune case editrici e scrittori emergenti.
Nell'anno 2018/2019 avrei dovuto terminare gli esami, ed essere prossima alla laurea, ma di nuovo ho avuto dei problemi, ho dato un solo esame, e ho continuato però con entusiasmo la mia collaborazione nell'editoria e i miei studi da autodidatta.
Ora, a settembre, sono indecisa se iniziare un anno da fuori corso impigrita e procrastinatrice, o se continuare gli studi da autodidatta, imparare nuove lingue, e buttarmi già nel mondo del lavoro. É vero che è un peccato abbandonare gli studi adesso, ma ho la testa che non riesce più a memorizzare nozioni che, personalmente parlando, trovo superficiali e inutili, spendendoci inoltre soldi (fuori dalle mie possibilità economiche, dovrei chiedere un aiuto importante al mio ragazzo). Inoltre, ottenere una laurea triennale in Lettere moderne a 25 anni non mi sembra un granché come obiettivo, non mi fa sentire realizzata, né mi fa fare bella figura di fronte ad altre persone. D'altra parte, temo di essere bollata come "fallita" a non avere nemmeno un titolo e un pezzo di carta, in un periodo come il nostro dove una triennale in tasca l'hanno tutti. Cosa consigliereste?
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