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UniCusano Biomedica: dubbi su esami, reputazione, LM statale e costi (scusate il bis)

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  • #31
    Originariamente inviato da Lara_S Visualizza il messaggio
    per esempio il Politecnico di Milano o l’Università di Padova, che sono tra le più quotate e riconosciute anche all’estero.
    Stiamo attenti alle graduatorie delle università.
    Secondo Edurank, le migliori italiane per Ingegneria sono, nell'ordine, Sapienza Università di Roma (25ª in Europa, 128ª nel mondo), Politecnico di Milano (26, 129), Alma mater studiorum Università di Bologna (28, 135), Università degli studi di Padova (36, 146), Politecnico di Torino (51, 184), Università degli studi di Napoli Federico II (57, 205), Università di Pisa (64, 223), Università degli studi di Milano (69, 242), e qui mi fermo perché alla Statale di Milano Ingegneria non c'è e inoltre i tassi di accettazione laddove segnalati sono spesso inferiori al 40%, il che appare inverosimile dato che i corsi di studio di area ingegneristica sono perlopiù a numero aperto.
    La classifica del Censis (che esclude le università per stranieri e le telematiche e non spiega neanche perché) non merita molta considerazione per due ragioni. La prima è che suddivide in modo un po' paraculo tra mega atenei statali, grandi atenei statali, medi atenei statali, piccoli atenei statali, politecnici, grandi atenei non statali (in cui butta insieme Cattolica e Bocconi, che hanno dimensioni completamente diverse), medi atenei non statali e piccoli atenei non statali, così da non scontentare nessuno. La seconda è che le variabili sono tali e tante, e assai aleatorie, che da quando esiste praticamente tutte le università d'Italia si sono collocate almeno una volta sul podio della loro categoria di riferimento.
    Il Times higher education suddivide l'ingegneria in 5 gruppi distinti e dunque mi risulta molto complicato stabilire cosa è meglio. Comunque gli atenei più o meno sono quelli, ma la cosa bizzarra è che c'è la Sant'Anna di Pisa, la quale, come sappiamo, non è una vera e propria università.
    Forse è più attendibile il QS, che per l'area "Ingegneria e tecnologia" classifica il Politecnico di Milano alla posizione 21 al mondo, il Politecnico di Torino alla 55, la Sapienza alla 93, Bologna alla 111, Padova alla 165, Federico II alla 173, Pisa alla 244, Trento alla 292, Tor Vergata alla 328, però anche qui poi i conti non tornano perché alla 374 viene l'Università di Torino e alla 376 viene la Statale di Milano.
    Comunque, considerando che questi rankings internazionali considerano generalmente le migliori 1000 (mille) università del mondo intero, le nostre università non se la passano malaccio.

    Loro sapranno dirti con precisione quale laurea telematica considerano più compatibile, sia per quanto riguarda le materie, sia per la qualità formativa
    Su questo ho qualche dubbio. Del resto non sarebbe neanche molto professionale parlare della qualità formativa altrui.

    È probabile che richiedano un certo numero di crediti integrativi se arrivi da una telematica
    Non possono farlo, così come non possono chiedere esami integrativi arbitrariamente ad personam. Ogni singolo corso di laurea magistrale ha il suo proprio regolamento didattico e questo stabilisce quali sono i requisiti di accesso. Purtroppo fare previsioni è difficile perché ci sono atenei che modificano i regolamenti molto spesso (anche ogni anno) anche senza modificare gli ordinamenti dei corsi di studio.

    ma questo dipende dall’ateneo: una Uninettuno o una Marconi, in linea di massima, sono più facilmente paragonabili a un’università tradizionale
    Anche Iul, Unitelma Sapienza e, per quel che può contare, Unidav.

    Per quanto riguarda la difficoltà di trovare lavoro per i neo-ingegneri aerospaziali
    Attenzione: i neolaureati in ingegneria (o i laureati magistrali in ingegneria, che per definizione non sono neo) non sono ingegneri.

    ho tre amici (un campione certo poco significativo dal punto di vista statistico) che hanno trovato lavoro subito in Italia, anzi sono stati praticamente assunti direttamente durante lo stage universitario.
    Io ne conosco parecchi di più e sono tutti occupati e con trattamenti economici che io reputo soddisfacenti (dopodiché in questo paese ognuno si lamenta che il proprio stipendio è troppo basso, compresi i medici di medicina generale), ma questo vale per tutte le declinazioni dell'ingegneria. L'unico laureato in Ingegneria che conosca che ha impiegato più di un mese a trovare lavoro, e nello specifico anni, il quale ha una laurea e una laurea magistrale entrambe conseguite in uno dei due politecnici del Nord, non trovava lavoro per motivi del tutto esogeni alla formazione universitaria e purtroppo ha commesso parecchi errori strategici, non ultimo il fatto che dichiarava sul curriculum solo la laurea magistrale (peraltro qualificandola genericamente come «laurea») nonostante avesse un indirizzo significativamente diverso da quello della laurea.

    Nel nostro Paese operano circa 500 aziende del settore aerospaziale, con un indotto di altre 4.000 imprese, mentre i laureati in ingegneria aerospaziale non sono numerosissimi.​
    Attenzione, però: l'indotto comprende pure i servizi di centralino, portierato e pulizie, per dire, dunque non è molto indicativo rispetto alle prospettive lavorative di un laureato in Ingegneria aerospaziale. E a dire la verità anche nelle 500 imprese del settore aerospaziale non è che lavorino solo laureati in Ingegneria aerospaziale: anzi, il grosso del personale è costituito da operai, che nemmeno sono laureati. Comunque, sicuramente c'è parecchio spazio, e comunque in generale i laureati in Ingegneria sono parecchio apprezzati anche al di fuori dei rispettivi specifici indirizzi.
    BA Media & journalism BS Administration MPA Management & e-governance MBA General management LLM Law MA Political science MA Business and public communication PhD candidate

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    • #32
      Bene, sono contenta che sia così. Ho perso l’ultima data utile del TOLC per il Politecnico: l’ho superato, ma non è stato ritenuto valido per l’anno accademico 2025-2026. Mi sono appena iscritta alla Marconi, quindi probabilmente avrò gli stessi problemi di passaggio alla Statale per la magistrale (ammesso che questi problemi esistano davvero, se ho capito bene). Quanto all’edilizia, credo che sia ormai agli sgoccioli e che entrerà presto in crisi, perciò ho scelto l’indirizzo aerospaziale.

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      • #33
        Originariamente inviato da Lara_S Visualizza il messaggio
        Mi sono appena iscritta alla Marconi, quindi probabilmente avrò gli stessi problemi di passaggio alla Statale per la magistrale (ammesso che questi problemi esistano davvero, se ho capito bene).
        Non è un passaggio, ma una nuova immatricolazione. Così come per immatricolarti al corso di laurea hai dovuto dichiarare il titolo finale di scuola secondaria superiore, per immatricolarti al corso di laurea magistrale dovrai dichiarare la laurea.
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