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REGOLAMENTO GRAMMATICALE

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  • REGOLAMENTO GRAMMATICALE

    In questo forum è richiesto di sforzarsi di scrivere in un italiano corretto, ma soprattutto è severamente vietato l'utilizzo di formule neolinguistiche e pseudo-linguistiche fondate sulla pretesa dell'inclusività e altre prese di posizione di carattere ideologico-politico. Pertanto, come da grammatica della lingua italiana antecedente alle becere rivendicazioni del femminismo ignorante e ossessivo-compulsivo:
    1. qualifiche, uffici, professioni e incarichi professionali, posizioni funzionali, cariche, titoli, mestieri espressi con sostantivi di genere grammaticale maschile rimangono al maschile. Così come non è ammessa la declinazione al maschile di parole come guardia, sentinella, guida, testa di cuoio, matricola, recluta, lo stesso vale all'inverso per lemmi quali magistrato, sindaco, ministro, medico, falegname, deputato, senatore, funzionario, direttore, soldato, maresciallo, capitano, cancelliere, operatore, collaboratore, redattore, capo. Tutti questi termini esprimono concetti neutri e indipendenti dal sesso della persona alla quale eventualmente sono riferiti. Avvocata, viepiù, è un epiteto della Madonna e non riguarda chi esercita la professione forense. Infine, la locuzione "pubblico ministero" si riferisce una struttura impersonale e dunque il tentativo di renderla a femminile merita proprio il ban immediato da tutti i luoghi in cui si parla la lingua italiana, oltre che da questo forum.
    2. in deroga al punto 1, è ammesso l'uso di qualifiche e titoli al femminile qualora storicamente consolidati (e.g. dottoressa, professoressa) se utilizzati in posizione appositiva: i.e. «la dottoressa Giuseppina Aliverti», ma «Giuseppina Aliverti è dottore in Fisica»; «la professoressa Aliverti», ma «Giuseppina Aliverti è stata professore ordinario».
    3. il plurale generico si rende con genere formale sessualmente non marcato, che per brevità chiamiamo maschile ma che maschile non è. Non è necessario dire «buongiorno a tutti e tutte», espressione inutilmente ridondante: è sufficiente un bel «buongiorno a tutti», totalmente privo di connotati sessuali. L'anteporre del femminile al maschile, del tipo «tutte e tutti», poi, è atteggiamento sessista, quello sì.
    4. la schwa, o vocale intermedia centrale, è un suono diffuso in moltissime lingue indeuropee tra cui inglese, tedesco, francese, portoghese, napolitano, rumeno, polacco, russo e ucraino, ma non in italiano. Oltretutto, in nessuna lingua indeuropea la schwa si rende con un segno grafico proprio, poiché non esiste un segno specifico per indicarla, né nell'alfabeto latino né in quello greco né in quello cirillico né in quello arabo né in altri; il simbolo ә è un carattere dell'alfabeto della International phonetic association (IPA), che è un alfabeto fonetico e non linguistico, cioè ha la finalità di insegnarci a capire come si leggono le parole in diverse lingue standardizzandone la grafia. I vocabolarî bilingue e alcuni vocabolari monolingua, specie se rivolti a locutori non nativi, riportano accanto al lemma la trascrizione fonetica IPA, con il solo scopo di indicare come si pronuncia quella parola secondo uno standard applicabile a qualsiasi lingua (perfino quelle che non prevedono una scrittura alfabetica). Dunque con l'italiano proprio non c'entra niente, così come non ha nessun senso utilizzare caratteri di altri alfabeti linguistici e perfino asterischi, che hanno senso solo per rinvio a note.
    Ultima modifica di dottore; 24-05-2025, 07:00.
    BA Media & journalism BS Administration MPA Management & e-governance MBA General management LLM Law MA Political science MA Business and public communication PhD candidate
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