Inoltre secondo voi qual è l università telematica più "seria" più con la nomina (non mi interessa altro, solo il nome) ?
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Trasferimento da telematica a statale
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Trasferimento da telematica a statale
Buongiorno, frequento una magistrale di economia all unitelma Sapienza, scelta soltanto perché nel nome c'è "Sapienza" E quindi ho pensato che agli occhi dei datori di lavoro sia più appetibile rispetto ad altre telematiche. Inoltre prima frequentavo la magistrale alla Sapienza statale e subito mi sono spostato alla telematica a causa del lavoro. Tuttavia, sono ancora un pò scettico e sto pensando di ripassare alla statale dopo aver dato la maggior parte degli esami, secondo voi è possibile farlo? A che punto mi consigliate di passare? Non so magari quando ho dato tutti gli esami o quasi.
Inoltre secondo voi qual è l università telematica più "seria" più con la nomina (non mi interessa altro, solo il nome) ?Tag: Nessuno
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Sposto nella sezione corretta.Un sito web da visitare se si hanno 5 minuti liberi:
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Originariamente inviato da CapSilver Visualizza il messaggioBuongiorno, frequento una magistrale di economia all unitelma Sapienza, scelta soltanto perché nel nome c'è "Sapienza"
Originariamente inviato da CapSilver Visualizza il messaggioE quindi ho pensato che agli occhi dei datori di lavoro sia più appetibile rispetto ad altre telematiche.
Originariamente inviato da CapSilver Visualizza il messaggioInoltre prima frequentavo la magistrale alla Sapienza statale e subito mi sono spostato alla telematica a causa del lavoro.
Originariamente inviato da CapSilver Visualizza il messaggioTuttavia, sono ancora un pò scettico e sto pensando di ripassare alla statale dopo aver dato la maggior parte degli esami, secondo voi è possibile farlo?
Originariamente inviato da CapSilver Visualizza il messaggioA che punto mi consigliate di passare? Non so magari quando ho dato tutti gli esami o quasi.
Originariamente inviato da CapSilver Visualizza il messaggioInoltre secondo voi qual è l università telematica più "seria" più con la nomina (non mi interessa altro, solo il nome) ?)
La parte finale, quella che hai messo tra parentesi, mi sembra invece estremamente superficiale e infantile: sembra che tu voglia paragonare l'università ad un negozio di abbigliamento dove scegliere cosa acquistare non in base alla funzionalità o al proprio gusto ma in base all'etichetta (o "brand" per essere più precisi).
Se il tuo unico scopo è scegliere l'università in base al "nome" (brand) vai alla Bocconi e non sbagli: è da molti considerata tra le peggiori università italiane, ma in fatto di marketing e di "corporate image" non la batte nessuno e in più offre interessanti "pacchetti" dove in cambio di svariate decine di migliaia di euro oltre alla laurea compri il posto di lavoro.
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È risaputo che in alcune aziende se non hai studiato alla luiss o bocconi, se non hai un mba non ti considerano nemmeno. Secondo me una Sapienza è più prestigiosa di una Roma tre soltanto per la sua nomina. Poi è chiaro che tutte le università sono valide e riconosciute
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Originariamente inviato da CapSilver Visualizza il messaggioÈ risaputo che in alcune aziende se non hai studiato alla luiss o bocconi, se non hai un mba non ti considerano nemmeno. Secondo me una Sapienza è più prestigiosa di una Roma tre soltanto per la sua nomina. Poi è chiaro che tutte le università sono valide e riconosciute
Ovvio che se oltre alla laurea metti sul piatto pure un MBA il tuo valore cresce, ma qui si tratta di avere un titolo di studio in più. Allo steso modo un'azienda di fronte ad due candidati, uno con una laurea e l'altro con tre lauree, tenderà a privilegiare quest'ultimo.
A questo punto incide in modo più rilevante il fenomeno della raccomandazione, dove in molte aziende o organizzazioni, anche di grandi dimensioni, non hai la minima speranza di essere preso in considerazione se non hai la raccomandazione giusta, quasi sempre proveniente dal mondo politico, la quale conta più di mille lauree.
Invece ti posso dire che tra i recruiters serpeggia un certo spirito corporativo, il che li porta molto spesso a privilegiare alumni della loro stessa università a parità di profili dei potenziali candidati.
Per restare tra le tue università preferite in questo senso la Bocconi è imbattibile, proprio per la sua capacità di creare network tra i suoi laureati e stabilire proficui contatti che si protraggono nel tempo. Altro discorso è parlare della qualità della sua didattica, dove a parte pochissimi grandi nomi tra i docenti, è poco più che nella media. Ti posso fare esempi personali di miei conoscenti dei tempi del liceo, tipici figlia di papà con voglia di studiare sotto lo zero e spessore culturale inesistente (quelli che ora, con una definizione che però espone al rischio di querele, si potrebbero definire "bimbiminkia"), che dopo la loro esperienza Bocconi, e grazie alla possibilità che questa offre di "comprarsi" anche il posto di lavoro, si trovano ora in posizioni apicali di grandi gruppi bancari.
Per curare la c.d. "sindrome del pezzo di carta" (che ho descritto in un mio post di una settimana fa), e tornando invece ai tuoi quesiti di partenza, tra le altre cose ti chiedevi quando è meglio passare ad una università tradizionale. Io ti avevo suggerito di farlo dopo esserti laureato, e non era una battuta anche se la mia risposta è stata molto stringata. Devi comunque gettare denaro al vento per passare da un'università all'altra e partendo da questo presupposto ti conviene gettarlo, in quantità pressochè uguale, dopo esserti laureato iscrivendoti nuovamente ad un identico (o per essere più precisi della stessa classe LM) corso di laurea magistrale facendoti riconoscere il maggior numero possibile di CFU. E' una cosa che hanno già fatto studenti con lo stesso tuo problema (e se hai tempo di cercare troverai su questo forum ampie notizie al riguardo) e alla fine, oltre ad avere due distinte lauree magistrali, pur se della stessa classe, ti offre il vantaggio di una migliore preparazione qualora tu volessi diversificare su qualche esame. E già che ci sei valuta pure lauree magistrali simili: se hai una LM-77 prova a diversificare verso una LM-56, o viceversa, ovviamente sempre con la priorità di massimizzare i CFU riconoscibili. Unica seccatura quella di preparare due tesi di laurea, ma su questo ci si può ingegnare per limitare le perdite di tempo.
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Originariamente inviato da AC1000 Visualizza il messaggioPer restare tra le tue università preferite in questo senso la Bocconi è imbattibile, proprio per la sua capacità di creare network tra i suoi laureati e stabilire proficui contatti che si protraggono nel tempo. Altro discorso è parlare della qualità della sua didattica, dove a parte pochissimi grandi nomi tra i docenti, è poco più che nella media. Ti posso fare esempi personali di miei conoscenti dei tempi del liceo, tipici figlia di papà con voglia di studiare sotto lo zero e spessore culturale inesistente (quelli che ora, con una definizione che però espone al rischio di querele, si potrebbero definire "bimbiminkia"), che dopo la loro esperienza Bocconi, e grazie alla possibilità che questa offre di "comprarsi" anche il posto di lavoro, si trovano ora in posizioni apicali di grandi gruppi bancari.
A parte i pochi che vogliono continuare con la carriera accademica, l'università non è frequentata per trovare un buon lavoro?
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Originariamente inviato da Marius Visualizza il messaggioIn questo senso, avrà una didattica limitata se vuoi, ma è la miglior università in Italia.
Tanto di cappello alla Bocconi per essere riuscita a creare un "brand" (se vai nel modernissimo campus Bocconi c'è pure un ampio negozio con una vastissima selezione di oggettistica brandizzata) e una positiva "corporate image" , ma da qui a considerarla la migliore ce ne vuole.
Se posso permettermi vorrei fare un esempio che calza a pennello per esprimere il concetto sopra esposto. Ho un conoscente che ha una piccola azienda che produce scarpe. Un suo modello di sneakers ha avuto molto successo, e lo si trova in negozio attorno ai cento euro (e in questo periodo anche in saldo a 60). Lo stesso modello tempo fa ha suscitato l'interesse di un notissimo marchio del lusso, e quindi questo mio conoscente ha iniziato a produrlo, con un paio di lievissime modifiche estetiche per differenziarlo, anche per tale marchio, apponendovi la relativa etichetta (che riceve in quantità controllata e soggetta a rendiconto). Ebbene nelle boutique di questo marchio quelle sneakers le compri a mille euro, e fuori dalla porta c'è la coda di gente in attesa di entrare in negozio.
Cosa cambia tra i due prodotti? Nulla, a parte le lievi modifiche puramente estetiche e l'incollarvi un pezzo di stoffa con il nome del "brand", ma questo passaggio ha fatto decuplicare il prezzo del prodotto. In sostanza si è introdotto un elemento "immaginario", costituito dal "nome", per il quale, e soltanto per il quale visto che dal punto di vista sostanziale non cambia nulla, i clienti sono disposti a spendere 900 euro in più.
Ora per la Bocconi è la stessa cosa. Si tratta di un buon ateneo, di livello medio, specializzatosi essenzialmente sugli studi a carattere economico, che è riuscito nel tempo a costruirsi un nome e una "reputation" di tutto rispetto che attira studenti da tutta Italia. In Italia nello stesso ambito disciplinare ci sono diversi atenei migliori della Bocconi (e sicuramente dottore potrà farci qualche esempio al riguardo) ma che purtroppo non sono riusciti a crearsi un "nome" altrettanto prestigioso.
Originariamente inviato da Marius Visualizza il messaggioA parte i pochi che vogliono continuare con la carriera accademica, l'università non è frequentata per trovare un buon lavoro?
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Basta farsi un giro su LinkedIn.. Molti bocconiani svolgono lavori normalissimi in aziende altrettanto normali. Bene l'appeal, bene la formazione, ma nel lavoro (nel privato) e' sempre la persona che fa la differenza (vuoi per capacita', vuoi per fortuna, vuoi perche' "si sa vendere").
Una laurea in un Ateneo prestigioso e' sempre un buon punto di partenza, non di arrivo.
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Buongiorno a tutti, mi permetto di riesumare questo topic poichè sono alla ricerca di informazioni riguardanti il trasferimento da università telematica a statale.
Premetto che ho cercato parecchio, ma non sono riuscito a trovare testimonianze esaustive.
Esiste qualcuno sul forum che ha effettuato questo tipo di trasferimento? Ancora meglio se all'interno della stessa classe di laurea.
Grazie
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Originariamente inviato da Moody Visualizza il messaggioBuongiorno a tutti, mi permetto di riesumare questo topic poichè sono alla ricerca di informazioni riguardanti il trasferimento da università telematica a statale.
Premetto che ho cercato parecchio, ma non sono riuscito a trovare testimonianze esaustive.
Esiste qualcuno sul forum che ha effettuato questo tipo di trasferimento? Ancora meglio se all'interno della stessa classe di laurea.
Grazie
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Caro Moody, premesso che le premesse (perdonami per il gioco di parole) si fanno alla fine, hai letto la mia firma?
Ma poi mi spieghi perché una università tradizionale, statale o meno, dovrebbe considerare diversamente gli esami sostenuti presso una università telematica rispetto a quelli sostenuti presso una università tradizionale?BA Media & journalism BS Administration MPA Management & e-governance MBA General management LLM Law MA Political science MA Business and public communication PhD candidate
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Originariamente inviato da dottore Visualizza il messaggioCaro Moody, premesso che le premesse (perdonami per il gioco di parole) si fanno alla fine, hai letto la mia firma?
Ma poi mi spieghi perché una università tradizionale, statale o meno, dovrebbe considerare diversamente gli esami sostenuti presso una università telematica rispetto a quelli sostenuti presso una università tradizionale?
Purtroppo non è un mio pensiero, ma una realtà che sto riscontrando in prima persona. Mi sto informando presso varie università statali che offrono lo stesso corso di laurea che sto frequentando alla Mercatorum (L-9 Ingegneria gestionale) per un possibile trasferimento, ma non sto ricevendo riscontri positivi.
Alcune università addirittura non permettono la prevalutazione della carriera precedente, ma solamente successivamente all'iscrizione (università di Brescia e Trento), altre solo a pagamento (università di Padova, Alma Mater di Bologna), pochissime in via informale (unimore).
Proprio con unimore ho avuto una prevalutazione di 0 crediti su 75 asserendo che "la valutazione è stata fatta in base ai criteri adottati dalla Commissione", nonostante molti insegnamenti avessero lo stesso nome, numero di crediti e ssd del piano studi in questione, come per esempio analisi matematica 1-12 cfu-MAT/05, o chimica-6cfu-CHIM/07 e via dicendo.
Ora attendo gli esiti dall'università di Padova e Pavia, ma data l'esperienza con unimore non sono molto fiducioso.
Ho l'impressione che tutti i pregiudizi siano realtà.
Tu hai avuto esperienze di trasferimenti da telematica a statale con riconoscimento crediti?
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Originariamente inviato da Moody Visualizza il messaggioho letto la firma ma non capisco cosa dovrei cogliere in risposta al mio dubbio. Puoi gentilmente spiegarmi?
A occhio e croce:
- la UniFi mi ha convalidato 12 crediti provenienti da precedente esperienza universitaria presso la UniBo + 3 da certificazione linguistica, poi mi ci sono laureato maturando circa 240 crediti totali (ho sostenuto esami aggiuntivi sino a maturare circa un anno di crediti eccedenti);
- poi mi sono iscritto ad altro corso presso la UniFi, in cui mi hanno convalidato quasi tutti i crediti tranne quelli della tesi, però vi ho rinunciato perché tra problemi di salute e lavoro non sono mai riuscito a fruire dei pochissimi appelli a disposizione per sostenere due dei tre esami che mi mancavano (che poi erano tutti esami molto semplici, ma io avevo bisogno di estinguere la carriera per potermi iscrivere da un'altra parte, non essendo ammessa all'epoca la contemporanea iscrizione);
- la UnitelmaSapienza mi ha convalidato circa 150 crediti maturati alla UniFi;
- presso la Lum ho avuto accesso al secondo ciclo usando il titolo della UnitelmaSapienza;
- la Mercatorum mi ha convalidato circa 35 crediti maturati presso la Lum;
- la UniTo mi ha convalidato 189 crediti, su 300 della laurea magistrale a ciclo unico, presi un po' dalla UniBo, un po' dalla UniFi, un po' dalla Lum, un po' dalla Mercatorum e un po' da esami singoli che avevo sostenuto presso la UniParthenope e la stessa UniFi, senza alcun tipo di preclusione e privilegiando, a parità di riconoscibilità al fine di convalidare un esame, gli esami con i voti più alti (vabbe' che io prevalentemente 30 e tantissime lodi, ma in generale il criterio che seguiva il professor Genta era quello);
- la Vanvitelli mi ha dispensato 62 crediti pescando dalle carriere di master e laurea magistrale, dunque Mercatorum, Lum e UniTo.
Purtroppo non è un mio pensiero, ma una realtà che sto riscontrando in prima persona.
Alcune università addirittura non permettono la prevalutazione della carriera precedente
Alma Mater di Bologna
Proprio con unimore ho avuto una prevalutazione di 0 crediti su 75 asserendo che "la valutazione è stata fatta in base ai criteri adottati dalla Commissione"
, nonostante molti insegnamenti avessero lo stesso nome, numero di crediti e ssd del piano studi in questione, come per esempio analisi matematica 1-12 cfu-MAT/05, o chimica-6cfu-CHIM/07 e via dicendo.
Ora attendo gli esiti dall'università di Padova e Pavia
Tu hai avuto esperienze di trasferimenti da telematica a statale con riconoscimento crediti?Ultima modifica di dottore; 20-07-2024, 15:11.BA Media & journalism BS Administration MPA Management & e-governance MBA General management LLM Law MA Political science MA Business and public communication PhD candidate
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Originariamente inviato da dottore Visualizza il messaggioHo conseguito, nell'ordine, una laurea in una università tradizionale, una presso una università telematica, un master presso una tradizionale, una laurea magistrale presso una telematica, due lauree magistrali in fila presso due diverse tradiozinali.
A occhio e croce:
- la UniFi mi ha convalidato 12 crediti provenienti da precedente esperienza universitaria presso la UniBo + 3 da certificazione linguistica, poi mi ci sono laureato maturando circa 240 crediti totali (ho sostenuto esami aggiuntivi sino a maturare circa un anno di crediti eccedenti);
- poi mi sono iscritto ad altro corso presso la UniFi, in cui mi hanno convalidato quasi tutti i crediti tranne quelli della tesi, però vi ho rinunciato perché tra problemi di salute e lavoro non sono mai riuscito a fruire dei pochissimi appelli a disposizione per sostenere due dei tre esami che mi mancavano (che poi erano tutti esami molto semplici, ma io avevo bisogno di estinguere la carriera per potermi iscrivere da un'altra parte, non essendo ammessa all'epoca la contemporanea iscrizione);
- la UnitelmaSapienza mi ha convalidato circa 150 crediti maturati alla UniFi;
- presso la Lum ho avuto accesso al secondo ciclo usando il titolo della UnitelmaSapienza;
- la Mercatorum mi ha convalidato circa 35 crediti maturati presso la Lum;
- la UniTo mi ha convalidato 189 crediti, su 300 della laurea magistrale a ciclo unico, presi un po' dalla UniBo, un po' dalla UniFi, un po' dalla Lum, un po' dalla Mercatorum e un po' da esami singoli che avevo sostenuto presso la UniParthenope e la stessa UniFi, senza alcun tipo di preclusione e privilegiando, a parità di riconoscibilità al fine di convalidare un esame, gli esami con i voti più alti (vabbe' che io prevalentemente 30 e tantissime lodi, ma in generale il criterio che seguiva il professor Genta era quello);
- la Vanvitelli mi ha dispensato 62 crediti pescando dalle carriere di master e laurea magistrale, dunque Mercatorum, Lum e UniTo.
Tutto molto chiaro, inizio a credere che nelle abbreviazioni di carriera le università tradizionali si rivelino più "morbide" nei confronti delle telematiche, al contrario dei trasferimenti.
Cioè?
Sei sicuro di aver letto la discussione che ti ho indicato nel messaggio precedente, peraltro evidenziata? La maggior parte degli atenei, forse la quasi totalità, non effettua prevalutazioni. Vero che, trattandosi di procedimento a istanza di parte, i principî di partecipazione di cui alla legge 241/1990 implicherebbero l'obbligo di far conoscere all'interessato le determinazioni che l'amministrazione assumerebbe prima che queste abbiano efficacia e diventino irreversibili, ma purtroppo le università sono un mondo a parte e, per quanto la mobilità universitaria avrebbe dovuto essere favorita anche in àmbito nazionale dal sistema dei crediti, le università tradizionali tendono ancora a considerare i passaggi e, soprattutto, i trasferimenti, come anche le immatricolazioni con recupero di carriere oggertto di rinuncia, come eventi di carattere eccezionale, e anche a scoraggiarle, tant'è vero che, a differenza delle telematiche, si fanno pagare queste cose a peso d'oro.
L'Alma mater studiorum avrebbe introdotto una procedura ufficiale di prevalutazione a titolo oneroso? Da quando?
Quali sarebbero questi criteri? Hai consultato il regolamento didattico e l'eventuale regolamento in materia?
Allora dovresti fare un ricorso e lo vinceresti a mani basse.
Ora aspetterò qualche altra prevalutazione, ma credo che a questo punto, purtroppo, mi toccherà terminare il corso di laurea in Mercatorum, oppure trasferirmi alla Marconi che al contrario mi ha valutato tutto il possibile e anche di più.
Grazie infinite per il tempo dedicato a rispondermi.
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