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L'immatricolazione al primo anno di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria sarà libera

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  • L'immatricolazione al primo anno di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria sarà libera

    Grossa novità che molti aspettavano.


    La Camera abolisce il test di ingresso per Medicina: stop ai quiz

    La legge è stata approvata con 149 voti a favore e 63 contrari. La selezione si sposta dopo il primo semestre e si baserà sui crediti degli esami universitari e una graduatoria nazionale

    11 marzo 18:51

    La Camera dei deputati ha approvato con votazione definitiva la riforma dell'accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia. La legge, varata con 149 voti a favore e 63 contrari, abolisce i quiz d’ingresso e prevede la delega al governo affinché introduca, entro un anno dalla sua entrata in vigore, uno o più decreti legislativi per introdurre le nuove regole sull’accesso.

    L'immatricolazione al primo anno di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria sarà libera, senza test di ammissione. Il momento della selezione si sposta alla fine del primo semestre di studi, dopo una serie di esami.

    La riforma riguarda le università statali, dove solo gli studenti che avranno superato la selezione, basata su una serie di esami nel semestre, potranno continuare con il secondo anno. Per potersi iscrivere agli anni successivi sarà necessario ottenere un determinato punteggio all’interno di una graduatoria nazionale unica. L’applicazione della riforma sarà regolata dai decreti attuativi.

    I punti qualificanti della riforma

    Tra i punti qualificanti della riforma ci sono la libera iscrizione al primo anno, una graduatoria nazionale dopo il primo semestre basata sui crediti formativi ottenuti con gli esami universitari e la possibilità di riconoscere i crediti per altri percorsi formativi nell’area sanitaria. A quel punto gli studenti potranno scegliere la sede in base alla graduatoria nazionale, alle loro preferenze e alla disponibilità dei posti nelle varie università.

    Durante la discussione a Montecitorio le opposizioni, soprattutto il Partito democratico, hanno denunciato quello che hanno definito il “bluff ai danni delle università, degli studenti e delle loro famiglie”, perché "non è abolito il numero chiuso a medicina”. Fratelli d’Italia parla al contrario di “svolta” e rivendica: “Oggi mettiamo fine a un sistema iniquo che per troppo tempo ha privilegiato la sorte rispetto al vero merito”.

    Bernini: “Finalmente Medicina volta pagina”

    Anna Maria Bernini, ministro per l’Università e la Ricerca, celebra il voto alla Camera dei deputati con un post su X: “Finalmente Medicina volta pagina: superiamo il numero chiuso e diciamo addio ai test d'ingresso che per troppo tempo hanno spento i sogni e le ambizioni di tanti ragazzi. L'Università non si presenta più con l'odiosa dicitura ‘numero chiuso’, ma apre le proprie porte per formare chi desidera diventare medico”.


    Il ministro: “Archiviamo i quiz d'ingresso”

    Prosegue il ministro: “Archiviamo i quiz d'ingresso, che negli anni hanno generato più ricorsi al Tar che vera formazione; diciamo basta a quella pletora di corsi di preparazione privati e costosi che hanno condizionato l'ingresso a Medicina sulla base del reddito e non del merito; mettiamo fine all'odioso fenomeno dell'emigrazione di ragazzi e ragazze che pur di seguire la vocazione di diventare medici sono stati costretti ad andare all'estero perché respinti da test opachi e non qualificanti”.

    Bernini prevede: “Questa riforma è una vera rivoluzione che mette al centro le esigenze degli studenti e risponde anche alla carenza di camici bianchi: in 7 anni le Università italiane formeranno 30mila medici in più, sostenute da maggiori risorse finanziare. Un investimento che rafforza il nostro sistema sanitario e continua a garantire una formazione d'eccellenza”.

    Fonte:
    La Camera abolisce il test di ingresso per Medicina: stop ai quiz

    Un sito web da visitare se si hanno 5 minuti liberi:
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  • #2
    Un paio di grossi studi legali che conosco a Roma già sono al lavoro (si stavano organizzando da quando la riforma era stata annunciata, cioè più o meno un anno fa) per stendere le bozze di ricorso standard: a marzo 2026 pioveranno i ricorsi di coloro che non saranno stati ammessi al secondo anno e finiranno tutti dentro. E il Governo lo sa benissimo.
    BA Media & journalism BS Administration MPA Management & e-governance MBA General management LLM Law MA Political science MA Business and public communication PhD candidate

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    • #3
      Quindi a determinare chi sarà ammesso o meno sarà la soggettività dei professori? E per gli esclusi cosa ne sarà di quei sei mesi di esami riconoscibili solo in percorsi affini?
      E' un numero chiuso ritardato di sei mesi. Si poteva fare di meglio

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      • #4
        Originariamente inviato da JMaskelyne Visualizza il messaggio
        Quindi a determinare chi sarà ammesso o meno sarà la soggettività dei professori? E per gli esclusi cosa ne sarà di quei sei mesi di esami riconoscibili solo in percorsi affini?
        E' un numero chiuso ritardato di sei mesi. Si poteva fare di meglio
        Ogni sistema ha i suoi pregi e i suoi difetti.
        Personalmente trovo migliore un sistema che si basa sul risultato degli esami universitari piuttosto che su una verifica occasionale della preparazione spicciola prima di iniziare i corsi.
        Meglio far passare uno che ha preso 30 nei primi 4 esami piuttosto di uno che sa chi ha scritto la Gerusalemme Liberata, tanto per dire.
        Un sito web da visitare se si hanno 5 minuti liberi:
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        • #5
          Originariamente inviato da dottore Visualizza il messaggio
          Un paio di grossi studi legali che conosco a Roma già sono al lavoro (si stavano organizzando da quando la riforma era stata annunciata, cioè più o meno un anno fa) per stendere le bozze di ricorso standard: a marzo 2026 pioveranno i ricorsi di coloro che non saranno stati ammessi al secondo anno e finiranno tutti dentro. E il Governo lo sa benissimo.
          In effetti questo rischia di ingolfare parecchi corsi.
          Gli esami del primo anno diventeranno veramente duri perchè si dovrà fare una bella selezione.
          Un sito web da visitare se si hanno 5 minuti liberi:
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          • #6
            Originariamente inviato da Bmastro Visualizza il messaggio

            In effetti questo rischia di ingolfare parecchi corsi.
            Gli esami del primo anno diventeranno veramente duri perchè si dovrà fare una bella selezione.
            Invece io credo proprio il contrario, cioè che a causa del numero comunque chiuso una marea di gente rimarrà fuori per decimi di punti o addirittura a parità di merito con i predecessori, che precedono per i motivi previsti dalla legge (minore età, invalidità civile e/o handicap riconosciuto, discriminazione a favore del sesso femminile etc.). Questo farà piovere ricorsi. Senza considerare che ricorreranno anche coloro che hanno superato gli esami con voti più bassi sostenendo che hanno diritto di proseguire gli studi perché lì hanno comunque superati.
            BA Media & journalism BS Administration MPA Management & e-governance MBA General management LLM Law MA Political science MA Business and public communication PhD candidate

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            • #7
              Originariamente inviato da Bmastro Visualizza il messaggio

              Ogni sistema ha i suoi pregi e i suoi difetti.
              Personalmente trovo migliore un sistema che si basa sul risultato degli esami universitari piuttosto che su una verifica occasionale della preparazione spicciola prima di iniziare i corsi.
              Meglio far passare uno che ha preso 30 nei primi 4 esami piuttosto di uno che sa chi ha scritto la Gerusalemme Liberata, tanto per dire.
              In parte concordo con te, i quesiti del test andrebbero rivisti ma un conto e' una graduatoria per X candidati sulla stessa prova, un conto e' una graduatoria basata su prove in contesti diversi. Abbiamo tutti esperienze universatarie e sappiamo bene come il voto sia estremamente soggettivo e dipenda solo in parte dalla preparazione personale. Non trovo corretto che sia questa soggettività a determinare le sorti di un candidato.
              Non ho capito poi se la graduatoria e' comune fra atenei privati e pubblici. Per ovvi motivi... spero non lo sia.

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              • #8
                Non esistono atenei privati e comunque nella fattispecie le nuove norme si applicano solo agli atenei statali. Non ho studiato la normativa e dunque non ho visto se la graduatoria è unica (con conseguente obbligo di trasferimento per molti) o va per singola università.
                BA Media & journalism BS Administration MPA Management & e-governance MBA General management LLM Law MA Political science MA Business and public communication PhD candidate

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                • #9
                  Originariamente inviato da dottore Visualizza il messaggio
                  Invece io credo proprio il contrario, cioè che a causa del numero comunque chiuso una marea di gente rimarrà fuori per decimi di punti o addirittura a parità di merito con i predecessori, che precedono per i motivi previsti dalla legge (minore età, invalidità civile e/o handicap riconosciuto, discriminazione a favore del sesso femminile etc.). Questo farà piovere ricorsi. Senza considerare che ricorreranno anche coloro che hanno superato gli esami con voti più bassi sostenendo che hanno diritto di proseguire gli studi perché lì hanno comunque superati.
                  A me sembra che quello che hai scritto non sia in contraddizione con quello che prevedo io e cioè l'ingolfamento dei corsi e l'aumento della difficoltà degli esami del primo anno.
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                  • #10
                    Originariamente inviato da JMaskelyne Visualizza il messaggio

                    In parte concordo con te, i quesiti del test andrebbero rivisti ma un conto e' una graduatoria per X candidati sulla stessa prova, un conto e' una graduatoria basata su prove in contesti diversi. Abbiamo tutti esperienze universatarie e sappiamo bene come il voto sia estremamente soggettivo e dipenda solo in parte dalla preparazione personale. Non trovo corretto che sia questa soggettività a determinare le sorti di un candidato.
                    Non ho capito poi se la graduatoria e' comune fra atenei privati e pubblici. Per ovvi motivi... spero non lo sia.
                    Comunque tutto è perfettibile.
                    Chiaramente il sistema adottato finora non era in grado di soddisfare le esigenze del sistema sanitario nazionale, per cui una riforma si rendeva necessaria. Già l'anno prossimo si vedrà come migliorare ulteriormente.
                    Perlomeno questo Governo sta provando a risolvere una situazione che di fatto stava diventando insostenibile.
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