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LM-91

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  • LM-91

    Salve ragazzi.
    Ho 24 anni e una L-20 che mi ha fatto vivere con il costante pensiero di non poter trovare alcun lavoro.
    Mi iscrissi dopo il Liceo ad L-20 perché avevo una visione sbagliata dell'Università, pensando fosse un luogo per pochi geni, ma mi sbagliavo alla grande.
    Comunque ho sempre avuto il desiderio di correggere il tiro di una scelta sbagliata e quindi ad ottobre ho iniziai a seguire la LM-77 dell'Unifg (dato che la L-20 dava accesso diretto), il problema è che non mi trovai per nulla bene, specialmente con i professori che non facevano altro che ricordarmi (con battute poco divertenti) la mia triennale, per fortuna non mi iscrissi e mandai al diavolo tutto iscrivendomi alla LM-91 sempre dell'Unifg.
    Alla LM-91 mi sto trovando da Dio, mi piace un sacco ciò che faccio e l'impatto è stato ottimo con le discipline (per me nuove) dell'informatica.

    Ci sono però due tematiche che mi appassionano tanto...una è l'AI e l'altra è la Psicologia (ma anche le Scienze Cognitive in senso ampio).
    Cosa mi consigliate dopo la LM-91? Un'altra LM-91 però più specifica tipo quella di Torino Orientale avrebbe senso?
    Prendere una LM-55? (In questo modo metterei anche da parte l'idea che avevo di iniziare, con tutta calma e con i miei tempi, un percorso di Psicologia).
    C'è possibilità di fare un Master prettamente in ambito AI dopo LM-91?

    Grazie per le risposte :)

  • #2
    Se devi prendere un titolo del genere a mio avviso è meglio tentare concorsi per i quali basta il diploma di scuola secondaria superiore o apprendere una professione manuale.
    onestamente quel titolo lì a meno che qualche politico non ti raccomandi presso un privato importante non ci farai mai nulla di utile.

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    • #3
      A quale ti riferisci?
      psicologia?
      Lm-55?
      Lm-91?

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      • #4
        Ciao,
        Una volta conseguita la LM 91 cercherei di farmi assumere in una società di consulenza aventi focus specifici su AI.

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        • #5
          Ciao e grazie per la risposta.
          Devo credere a quelli che mi dicono: "è inutile"?
          Sinceramente non riesco proprio a cogliere "l'inutilità" di una facoltà del genere.
          ​​​​​​

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          • #6
            Inutile? Non conosco il corso, ma ho dato un occhio agli esami e ritengo fornisca buone basi (informatica, statistica, data science, machine learning, programmazione..), sicuramente sufficienti per iniziare un percorso in consulenza. Spendi tempo per il CV e comincia a fare application.. Ovviamente metti in conto di spostarti in grandi città' in Italia o (se padroneggi l'inglese) di guardare anche le offerte in Ticino e in Germania che offrono salari di ingresso molto più interessanti.

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            • #7
              Grazie ancora. La cosa che un po' mi "imparanoia" è il fatto di aver visto la LM-91 dell'università del Piemonte Orientale che sarebbe "Intelligenza Artificiale e Innovazione Digitale"...
              Dici che cambia qualcosa?

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              • #8
                E' sempre una LM 91..poi ogni Ateneo utilizza denominazioni differenti, Magari sbagliero', ma l'ho sempre ritenuta mera esigenza di marketing..

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                • #9
                  Originariamente inviato da VittorioBonerba Visualizza il messaggio
                  il problema è che non mi trovai per nulla bene, specialmente con i professori che non facevano altro che ricordarmi (con battute poco divertenti) la mia triennale
                  Scusa ma loro come facevano a sapere in cosa sei laureato?

                  Alla LM-91 mi sto trovando da Dio
                  Espressione che non mi piace

                  Cosa mi consigliate dopo la LM-91?
                  Andare a lavorare.

                  Un'altra LM-91 però più specifica tipo quella di Torino Orientale avrebbe senso?
                  1. L'Orientale è solo a Napoli. Ti confondi evidentemente con l'Università del Piemonte orientale "Amedeo Avogadro".
                  2. Non ha mai sensi conseguire più titoli della stessa classe.

                  Prendere una LM-55? (In questo modo metterei anche da parte l'idea che avevo di iniziare, con tutta calma e con i miei tempi, un percorso di Psicologia).
                  Scusami ma, se con LM-51 si ha la quasi certezza di rimanere inoccupati, come puoi pretendere di lavorare con la LM-55, che nemmeno consente l'accesso alla professione di psicologo?

                  C'è possibilità di fare un Master prettamente in ambito AI dopo LM-91?
                  Avresti potuto conseguirlo anche adesso e grazie ad esso ti avrebbero convalidato alcuni esami della LM-91.

                  Originariamente inviato da VittorioBonerba Visualizza il messaggio
                  il problema è che non mi trovai per nulla bene, specialmente con i professori che non facevano altro che ricordarmi (con battute poco divertenti) la mia triennale
                  Scusa ma loro come facevano a sapere in cosa sei laureato?

                  Alla LM-91 mi sto trovando da Dio
                  Espressione che non mi piace

                  Cosa mi consigliate dopo la LM-91?
                  Andare a lavorare.

                  [quote]Un'altra LM-91 però più specifica tipo quella di Torino Orientale avrebbe senso?
                  1. L'Orientale è solo a Napoli. Ti confondi evidentemente con l'Università del Piemonte orientale "Amedeo Avogadro".
                  2. Non ha mai sensi conseguire più titoli della stessa classe.

                  Prendere una LM-55? (In questo modo metterei anche da parte l'idea che avevo di iniziare, con tutta calma e con i miei tempi, un percorso di Psicologia).
                  Scusami ma, se con LM-51 si ha la quasi certezza di rimanere inoccupati, come puoi pretendere di lavorare con la LM-55, che nemmeno consente l'accesso alla professione di psicologo?

                  C'è possibilità di fare un Master prettamente in ambito AI dopo LM-91?
                  Avresti potuto conseguirlo anche adesso e grazie ad esso ti avrebbero convalidato alcuni esami della LM-91.

                  Originariamente inviato da VittorioBonerba Visualizza il messaggio
                  Ciao e grazie per la risposta.
                  Devo credere a quelli che mi dicono: "è inutile"?
                  Sinceramente non riesco proprio a cogliere "l'inutilità" di una facoltà del genere.
                  ​​​​​​
                  Innanzitutto non è una facoltà.
                  Ciò premesso, ex se non è inutile niente, ma qui stiamo parlando di percorsi nuovi e sconosciuti sul mercato del lavoro. Contrariamente ai luoghi comuni, l'università italiana è mediamente più avanti del mercato del lavoro domestico: l'offerta formativa è costantemente proiettata al futuro, poi quando vai a cercare annunci di lavoro scopri che i potenziali datori sono profondamente ancorati alla tradizione, al punto da cercare lauree magistrali che non esistono (in quanto abbinano la locuzione "laurea magistrale", quando ancora non parlano di laurea specialistica, con titoli del vecchio ordinamento che oggi corrispondono a denominazioni di primo ciclo).
                  Scienze della comunicazione, del resto, rappresenta sia l'emblema dell'innovazione sia l'emblema del fallimento, sotto ogni punto di vista. Da un lato non ha creato un unico scienziato in grado di analizzare i fenomeni comunicativi: la ricerca al riguardo procede ancora separtamente tra sociologi, psicologi, psicologi sociali, metodologi, antropologi, linguisti e semiologi, che peraltro giungono a tesi sistematicamente contraddittorie e contrastanti. Dall'altro non ha scalfito minimamente le modalità di reclutamento nel settore mediale, che continua a essere basato su reti di relazioni e nel quale certamente è in ascesa il numero di persone laureate, ma si tratta di lauree conseguite a prescindere dalla carriera intrapresa (anzi, spesso sono state scelte come piano B).
                  Scienze dell'educazione oggi è una laurea richiesta (per svolgere un lavoro faticoso e sottopagato, tra l'altro), ma solo in quanto obbligatoria per legge.
                  Allargando la lente, il problema è che affinché il mercato del lavoro sia in grado di assorbire laureati dovremmo avere un'economia basata sul terziario e costituita prevalentemente da medie e grandi imprese. In Italia invece più del 97% delle imprese è di dimensioni micro, con un numero massimo di dieci addetti, ove per addetti si intendono non solo i dipendenti ma anche l'imprenditore titolare e i suoi familiari coadiutori (se ditta individuale) e i soci prestatori d'opera (se società di persone). Si tratta di imprenditoria di mera sussistenza che spesso dà da mangiare a un unico nucleo familiare, non fa ricerca, non fa sviluppo, non fa innovazione e di laureati non ha mai bisogno, visto che opera prevalentemente nel primario e nel secondario, in quest'ultimo secondo vecchie concezioni; volendo estendere il concetto di impresa ai lavoratori autonomi (che nel diritto italiano non sono imprenditori), allora c'è anche terziario ma parliamo nel 99% dei casi di gente senza dipendenti. La gran parte del terziario è costituita dalsettore pubblico e dalle banche, dunque si tratta di un terziario di vecchia generazione; il terziario avanzato è pressoché inesistente. Le grandi imprese oramai cercano laureati magistrali (visto che per molti la laurea c.d. triennale non è una laurea) per far svolgere loro mansioni che sino a pochi anni fa svolgevano diplomati, e che da contrattazione collettiva ancora richiedono il diploma (e sono pagate di conseguenza).
                  I corsi di laurea magistrale di classe LM-91, compreso quello dell'Università di Foggia (che è interateneo con la Iul), sono concepiti per segmenti di nicchia ad alta specializzazione e ad altissimo valore aggiunto, per i quali non vengono effettuati reclutamenti di massa e le competenze (skills) effettive, che comunque specie al primo impiego non possono prescindere da un titolo universitario, contano molto più dei titoli. Il mio consiglio una volta conseguita è di buttarsi a capofitto nelle imprese che si occupano di trattamento dei big data; tuttavia se dovessi consigliare a qualcuno interessato a questo mondo cosa studiare, più che una LM-91 o una LM-data consiglierei le classi LM-16, LM-82 e LM-83, che consentono l'abilitazione alla professione di attuario, molto apprezzata dalle banche (anche se in effetti da lavoratore dipendente l'abilitazione professionale non serve) e che non conosce disoccupazione.

                  Originariamente inviato da JMaskelyne Visualizza il messaggio
                  E' sempre una LM 91..poi ogni Ateneo utilizza denominazioni differenti, Magari sbagliero', ma l'ho sempre ritenuta mera esigenza di marketing..
                  Infatti.
                  Ultima modifica di dottore; 28-04-2024, 12:26.
                  L DM 509/1999 classe 14 (con lode) @UniFi
                  L-16 (con lode) @Unitelma Sapienza
                  M1 aree 12-13 @LUM
                  LM-77 (con lode) @Universitas Mercatorum
                  LMG/01 (con lode) @UniTo
                  LM-62 (con lode) @UniVanvitelli
                  PhD fellow in AI governance

                  ***NON RISPONDO A MESSAGGI PRIVATI SU ARGOMENTI DI INTERESSE GENERALE***

                  In Italia esistono solo università pubbliche (statali o non statali).
                  LA PAROLA "FACOLTÀ" NON SIGNIFICA QUELLO CHE PENSI TU.

                  LA LAUREA TRIENNALE NON ESISTE!

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                  • #10
                    Dottore davvero superlativo.
                    Quindi in definitiva come reputi il piano di studi di Innovazione Digitale e Comunicazione?
                    Una cosa che non capisco sinceramente è il nome della corso...avrebbero benissimo potuto chiamarlo "Innovazione Digitale e AI" (come quasi tutte le LM-91 nata post 2022) oppure "Innovazione Digitale", sai quanti iscritti in più...inoltre di Comunicazione non stiamo facendo nulla (ma proprio nulla).
                    ​Comunque alla LM-77 sapevano la mia provenienza perché eravamo pochi e ci è stato chiesto: "che laurea triennale avere conseguito?"

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                    • #11
                      In senso lato, "comunicazione" è un termine che "funziona" comunque bene in ambito tecnico (pensa all'acronimo ICT): non credo che questa parola svaluti in alcun modo il corso. A ogni modo, potrai anche semplicemente dire di aver conseguito la laurea magistrale in tecniche e metodi della società dell'informazione che è la descrizione della classe LM-91.

                      Rispetto ad altri piani di studio in corsi LM-data o LM-91, quello di Unifg è più interdisciplinare e non ha un focus specifico sull'intelligenza artificiale.

                      Per quanto riguarda gli sbocchi lavorativi, mi accodo ai suggerimenti che ti sono stati dati a riguardo del cercare subito lavoro dopo che avrai conseguito il titolo. Eventualmente, potrai valutare di iscriverti a un master o a un altro corso di studi una volta inserito nel mondo del lavoro.

                      Oltre al privato, non trascurerei la possibilità di lavorare nel pubblico: la LM-91 è richiesta nella maggior parte dei bandi per funzionari informatici.

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                      • #12
                        Perché gli esami IA come Analisi di Dataset per l'IA, machine learning e reti neurali oppure Etica IA sono quelli a scelta vero.
                        Io ovviamente li sceglierò ;)

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                        • #13
                          Dottore ha già spiegato tutto alla perfezione
                          ​​​​​

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