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DECADENZA O RINUNCIA AGLI STUDI?

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  • DECADENZA O RINUNCIA AGLI STUDI?

    Salve a tutti!
    Espongo rapidamente la mia situazione - molto simile a tante lette nel forum - senza dilungarmi sui vari perché e percome: non ero assolutamente a conoscenza dei rinnovi automatici quindi ero convinto che non pagando la prima rata non avrei attivato l'iscrizione.
    Errore mio, ma arrivo al punto:

    UNI TELEMATICA SAN RAFFAELE ROMA

    Iscritto nel 2018/19 > pagamento retta completo, seguo lezioni ed effettuo alcuni esami.
    Nel corso dell'anno subentrano dei problemi di varia natura e devo interrompere gli studi.

    2019/20 > non pago nulla, nemmeno la prima rata
    2020/21 > non pago nulla, nemmeno la prima rata
    2021/22 > non pago nulla, nemmeno la prima rata
    2022/23 > non pago nulla, nemmeno la prima rata
    2023/24 > non pago nulla, nemmeno la prima rata

    Ora la super-domandona è la seguente.

    COME MI COMPORTO PER NON DOVER PAGARE LE TASSE ARRETRATE E LIBERARMI DA QUESTA SPADA DI DAMOCLE?

    A) RINUNCIO AGLI STUDI così do uno "stop" alle future iscrizioni automatiche ed intanto i vecchi anni accademici entrano in prescrizione?
    Con questa comunicazione rischio di effettuare una sorta di attività del mio account e far ripartire la prescrizione da oggi?

    B) NON FACCIO NIENTE DI NIENTE e lascio passare gli anni che mano a mano vanno in prescrizione?

    Ringrazio in anticipo chiunque saprà aiutarmi ed auguro a tutti una buona vita. ;)

  • #2
    Ciao,

    leggo parecchia confusione.

    1. L'iscrizione non si «attiva». L'iscrizione avviene con l'immatricolazione e si rinnova di anno in anno non tacitamente ma pagando la prima rata, comprensiva dei 16 euro di imposta di bollo ex DPR 642/1972 sull'istanza implicita.
    Se non paghi la prima rata, l'iscrizione non si rinnova. La posizione amministrativa però rimane sospesa e in attesa di definizione. Non viene cancellata o annullata e questo va a tuo vantaggio perché sino a decadenza puoi riattivarla effettuando la ricognizione (o ricongiunzione). In questo caso, per legge dovrebbe esserti applicato un contributo fisso forfetario per ogni anno in cui non ti sei iscritto e non le tasse e i contributi (o rette) completi.

    2. Oltre a effettuare la ricognizione (o ricongiunzione), puoi rinunciare agli studi (ovvero interromperli) e in questo caso l'ateneo non può pretendere il pagamento di alcuna tassa o contributo per gli anni accademici in cui non hai rinnovato l'iscrizione. Può invece sempre pretendere, ferma restando la validità e l'immediata efficacia della rinuncia, il pagamento di eventuali arretrati per gli anni in cui l'iscrizione è stata rinnovata (ad esempio ho pagato la prima rata ma non quelle successive, poiché si tratta di frazioni di un debito unico).

    3. «Entrare in prescrizione» non significa niente. Tutt'al più andare in prescrizione, se proprio vogliamo fare una concessione al linguaggio comune, visto che tecnicamente una cosa non va in prescrizione ma, semmai, si prescrive, cioè si estingue per intervenuta prescrizione. A prescriversi nella fattispecie sono i debiti, non gli anni accademici. Ma qui non c'è nessun debito, dunque non so di cosa parli. Se ci fossero debiti, si prescriverebbero in 5 (cinque) anni solari dalla scadenza dell'obbligazione, dunque dell'ultima rata (perlomeno secondo la scuola di pensiero prevalente, poiché dipende dall'interpretazione degli artt. 2946 sgg. cod. civ.).

    4. Il tuo problema non è la prescrizione dei debiti (inesistenti), ma la cessazione della posizione amministrativa al fine di poter intraprendere un'altra carriera universitaria.
    BA Media & journalism BS Administration MPA Management & e-governance MBA General management LLM Law MA Political science MA Business and public communication PhD candidate

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    • #3
      Innanzitutto ringrazio enormemente per la risposta ed il tempo dedicatomi: finalmente inizio ad avere la situazione più chiara.
      E mi scuso per la confusione...
      ;)

      Riprendendo i punti della Sua risposta pongo alcune domande:

      1. Quindi l'Ateneo in questione quando invia i solleciti di pagamento via mail o quando "minaccia" di chiedere le tasse arretrate in caso di rinuncia agli studi lo fa solamente per cercare di incassare del denaro?

      2. Nel mio caso specifico posso quindi rinunciare agli studi senza temere nessuna richiesta in quanto io non ho mai pagato la prima rata, giusto?

      3. avendo versato l'ultima rata nell'aprile 2019, dall'Aprile 2023 inizierebbero a prescriversi i miei debiti INESISTENTI.
      Per sua informazione: l'Ateneo mi considera "debitore" di 600€ per ogni anno accademico per il quale l'immatricolazione è stata da loro attivata autonomamente (non avendo io pagato né la prima rata né i 16€ di imposta di bollo)

      4. Non mi lasci in sospeso: cosa dovrei fare se volessi ad esempio cambiare ateneo?

      Grazie mille per quello che fate con questo forum!!
      Buon lavoro

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      • #4
        Originariamente inviato da dottore Visualizza il messaggio
        Ciao,

        leggo parecchia confusione.

        1. L'iscrizione non si «attiva». L'iscrizione avviene con l'immatricolazione e si rinnova di anno in anno non tacitamente ma pagando la prima rata, comprensiva dei 16 euro di imposta di bollo ex DPR 642/1972 sull'istanza implicita.
        Se non paghi la prima rata, l'iscrizione non si rinnova. La posizione amministrativa però rimane sospesa e in attesa di definizione. Non viene cancellata o annullata e questo va a tuo vantaggio perché sino a decadenza puoi riattivarla effettuando la ricognizione (o ricongiunzione). In questo caso, per legge dovrebbe esserti applicato un contributo fisso forfetario per ogni anno in cui non ti sei iscritto e non le tasse e i contributi (o rette) completi.

        2. Oltre a effettuare la ricognizione (o ricongiunzione), puoi rinunciare agli studi (ovvero interromperli) e in questo caso l'ateneo non può pretendere il pagamento di alcuna tassa o contributo per gli anni accademici in cui non hai rinnovato l'iscrizione. Può invece sempre pretendere, ferma restando la validità e l'immediata efficacia della rinuncia, il pagamento di eventuali arretrati per gli anni in cui l'iscrizione è stata rinnovata (ad esempio ho pagato la prima rata ma non quelle successive, poiché si tratta di frazioni di un debito unico).

        3. «Entrare in prescrizione» non significa niente. Tutt'al più andare in prescrizione, se proprio vogliamo fare una concessione al linguaggio comune, visto che tecnicamente una cosa non va in prescrizione ma, semmai, si prescrive, cioè si estingue per intervenuta prescrizione. A prescriversi nella fattispecie sono i debiti, non gli anni accademici. Ma qui non c'è nessun debito, dunque non so di cosa parli. Se ci fossero debiti, si prescriverebbero in 5 (cinque) anni solari dalla scadenza dell'obbligazione, dunque dell'ultima rata (perlomeno secondo la scuola di pensiero prevalente, poiché dipende dall'interpretazione degli artt. 2946 sgg. cod. civ.).

        4. Il tuo problema non è la prescrizione dei debiti (inesistenti), ma la cessazione della posizione amministrativa al fine di poter intraprendere un'altra carriera universitaria.
        Gentile Dottore,

        Mi scuso per l'intromissione, ma ho letto attentamente tutti i post precedenti e trovo le tue informazioni estremamente utili. Tuttavia, un unico punto mi rimane oscuro e speravo potessi fornirmi ulteriori dettagli.

        Nel caso in cui uno studente non proceda con la ricognizione di ogni anno non pagato, ossia non rinnovi l'iscrizione fino alla decadenza successiva a 8 anni senza effettuare alcuna rinuncia, cosa accade al verificarsi della decadenza? La situazione debitoria rimane invariata rispetto a un unico anno in cui si è pagata la prima rata e poi si è smesso, oppure è necessario pagare tutti gli anni per intero senza aver effettuato la ricognizione?

        Ti ringrazio ancora per la tua disponibilità e competenza in merito.

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        • #5
          Originariamente inviato da cRivAl Visualizza il messaggio
          1. Quindi l'Ateneo in questione quando invia i solleciti di pagamento via mail o quando "minaccia" di chiedere le tasse arretrate in caso di rinuncia agli studi lo fa solamente per cercare di incassare del denaro?
          Bisogna vedere cosa intende per tasse arretrate. In effetti una volta bisognava pagare tutti gli anni per intero. La norma sulla ricongiunzione (che qualcuno chiama ricognizione ma in realtà è più correttamente una ricongiunzone o una ricostruzione) è relativamente recente: art. 9, c. 5, d.lgs. 68/2012. Detto comma così dispone: «Le università esonerano totalmente dalla tassa di iscrizione e dai contributi gli studenti che intendano ricongiungere la loro carriera dopo un periodo di interruzione degli studi di almeno due anni accademici, per gli anni accademici in cui non siano risultati iscritti. Per tale periodo essi sono tenuti al pagamento di un diritto fisso per ciascun anno stabilito dalle università».
          Tradotto in non giuridichese: se non paghi la prima rata (comprensiva di imposta di bollo per l'implicita domanda di rinnovo dell'iscrizione) l'iscrizione per quell'anno accademico non avviene. Se la paghi, ti iscrivi e dunque contrai il debito corrispettivo per l'intero anno accademico. La data di scadenza dell'ultima rata (e dunque dell'intera obbligazione) costituisce il dies a quo per il computo della prescrizione estintiva. Qualora per un solo anno non sia stata rinnovata l'iscrizione, si paga l'anno in corso e il precedente. Qualora per due anni consecutivi non sia stata rinnovata, si paga un importo fisso per ogni anno, stabilito dall'ateneo e ragionevolmente inferiori a tasse e contributi, dalle quali si è esonerati.

          2. Nel mio caso specifico posso quindi rinunciare agli studi senza temere nessuna richiesta in quanto io non ho mai pagato la prima rata, giusto?
          Esattamente.
          Alcuni atenei, tipo Tor Vergata, rinunciano anche a eventuali debiti parziali, però attenzione perché in quel caso annullano gli esami sostenuti negli anni in cui i pagamenti risultavano irregolari.

          3. avendo versato l'ultima rata nell'aprile 2019, dall'Aprile 2023 inizierebbero a prescriversi i miei debiti INESISTENTI.
          Per sua informazione: l'Ateneo mi considera "debitore" di 600€ per ogni anno accademico per il quale l'immatricolazione è stata da loro attivata autonomamente (non avendo io pagato né la prima rata né i 16€ di imposta di bollo)
          Controlla su ANIS se effettivamente ti hanno iscritto, ma ne dubito.

          Comunque un consiglio spassionato: alle telefonate non si risponde e alle mail nemmeno, salvo che non si tratti di posta elettronica certificata. Nessun atto non comprovabile, infatti, è idoneo ex se a interrompere la prescrizione: ma nel momento in cui il debitore conferma di averlo ricevuto e addirittura, come in questo caso, di averne compreso il contenuto, significa inequivocabilmente che le intenzioni del creditore sono entrate nella sua sfera di cognizione e dunque la prescrizione è invariabilmente interrotta. Altra precisazione: la prescrizione va eccepita dalla parte che vi abbia interesse.

          4. Non mi lasci in sospeso: cosa dovrei fare se volessi ad esempio cambiare ateneo?
          Rinuncia, perché con una posizione del genere il trasferimento è impossibile.
          BA Media & journalism BS Administration MPA Management & e-governance MBA General management LLM Law MA Political science MA Business and public communication PhD candidate

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          • #6
            Originariamente inviato da dottore Visualizza il messaggio
            Bisogna vedere cosa intende per tasse arretrate. In effetti una volta bisognava pagare tutti gli anni per intero. La norma sulla ricongiunzione (che qualcuno chiama ricognizione ma in realtà è più correttamente una ricongiunzone o una ricostruzione) è relativamente recente: art. 9, c. 5, d.lgs. 68/2012. Detto comma così dispone: «Le università esonerano totalmente dalla tassa di iscrizione e dai contributi gli studenti che intendano ricongiungere la loro carriera dopo un periodo di interruzione degli studi di almeno due anni accademici, per gli anni accademici in cui non siano risultati iscritti. Per tale periodo essi sono tenuti al pagamento di un diritto fisso per ciascun anno stabilito dalle università».
            Tradotto in non giuridichese: se non paghi la prima rata (comprensiva di imposta di bollo per l'implicita domanda di rinnovo dell'iscrizione) l'iscrizione per quell'anno accademico non avviene. Se la paghi, ti iscrivi e dunque contrai il debito corrispettivo per l'intero anno accademico. La data di scadenza dell'ultima rata (e dunque dell'intera obbligazione) costituisce il dies a quo per il computo della prescrizione estintiva. Qualora per un solo anno non sia stata rinnovata l'iscrizione, si paga l'anno in corso e il precedente. Qualora per due anni consecutivi non sia stata rinnovata, si paga un importo fisso per ogni anno, stabilito dall'ateneo e ragionevolmente inferiori a tasse e contributi, dalle quali si è esonerati.


            Esattamente.
            Alcuni atenei, tipo Tor Vergata, rinunciano anche a eventuali debiti parziali, però attenzione perché in quel caso annullano gli esami sostenuti negli anni in cui i pagamenti risultavano irregolari.


            Controlla su ANIS se effettivamente ti hanno iscritto, ma ne dubito.

            Comunque un consiglio spassionato: alle telefonate non si risponde e alle mail nemmeno, salvo che non si tratti di posta elettronica certificata. Nessun atto non comprovabile, infatti, è idoneo ex se a interrompere la prescrizione: ma nel momento in cui il debitore conferma di averlo ricevuto e addirittura, come in questo caso, di averne compreso il contenuto, significa inequivocabilmente che le intenzioni del creditore sono entrate nella sua sfera di cognizione e dunque la prescrizione è invariabilmente interrotta. Altra precisazione: la prescrizione va eccepita dalla parte che vi abbia interesse.


            Rinuncia, perché con una posizione del genere il trasferimento è impossibile.
            Buonasera Dottore,

            Mi scuso sinceramente per aver creato una nuova discussione sull'argomento, ma dopo aver letto la dettagliata risposta fornita, alcune incertezze persistono, soprattutto in merito alla procedura di ricongiunzione e al debito di tasse nel caso di decadenza dopo 8 anni dall'ultimo esame sostenuto(il mio ateneo ha deliberato 8 anni dall'ultimo esame sostenuto).

            Per rendere più chiara la mia situazione, supponiamo che io non rinnovi l'iscrizione per più anni accademici e non compia alcuna azione fino alla decadenza (quindi non effettuando la ricongiunzione e neanche la rinuncia). La mia domanda è: il debito di tasse accumulato si estende per tutti gli anni, anche quelli in cui non sono iscritto, o si ferma all'ultimo anno in cui ho pagato la prima rata ma non le successive di quell'anno?

            Ringrazio anticipatamente per qualsiasi luce possiate gettare su questa questione.

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            • #7
              Originariamente inviato da Andonio122334 Visualizza il messaggio

              Buonasera Dottore,

              Mi scuso sinceramente per aver creato una nuova discussione sull'argomento, ma dopo aver letto la dettagliata risposta fornita, alcune incertezze persistono, soprattutto in merito alla procedura di ricongiunzione e al debito di tasse nel caso di decadenza dopo 8 anni dall'ultimo esame sostenuto(il mio ateneo ha deliberato 8 anni dall'ultimo esame sostenuto).

              Per rendere più chiara la mia situazione, supponiamo che io non rinnovi l'iscrizione per più anni accademici e non compia alcuna azione fino alla decadenza (quindi non effettuando la ricongiunzione e neanche la rinuncia). La mia domanda è: il debito di tasse accumulato si estende per tutti gli anni, anche quelli in cui non sono iscritto, o si ferma all'ultimo anno in cui ho pagato la prima rata ma non le successive di quell'anno?

              Ringrazio anticipatamente per qualsiasi luce possiate gettare su questa questione.
              Andonio122334, tanto ho capìto che sei lo stesso troll che non aveva capìto cosa si intendesse per stesso esame e dopo un anno intero di spiegazioni ancora non lo aveva capìto e continuava a reiterare la domanda.

              Te lo ripeto per l'ennesima volta, dopodiché o lo capisci o ti banno: la posizione amministrativa e la posizione debitoria sono due variabili indipendenti. Supponiamo che io nel 2022-2023 abbia pagato l'intero anno, nel 2023-2024 solo la prima rata (dunque una parte del debito) e negli 6 anni accademici successivi niente. Avendo spiegato sino allo sfinimento che se in un anno accademico non hai pagato neanche una rata, manifestando così la volontà di iscriverti, per quell'anno accademico non hai contratto alcun debito, mi spieghi come sarebbe possibile che dopo 8 anni tu debba pagare anche gli anni accademici precedenti, ai quali non sie mai stato iscritto?
              Peraltro:
              • la decadenza dopo 8 anni avverrebbe anche se avessi sempre pagato. Essa infatti non dipende infatti dai pagamenti, ma dagliesami sostenuti;
              • la decadenza avviene di diritto, cioè automaticamente, e va solo rilevata d'ufficio: l'ufficio che la rileva non la dispone, ma compie un atto meramente ricognitivo, pertanto anche se ci sono importi aperti essa sopraggiunge lo stesso, dopodiché che tu saldi o meno i debiti la posizione amministrativa è estinta.
              Dal punto di vista civilistico, i debiti da te contratti quelli rimangono e se vuoi estinguere la tua posizione debitoria devi saldarli e il creditore può pretendere anche gli interessi di mora. Se sono estinti per intervenuta prescrizione, devi intervenire la prescrizione. In alcuni atenei, decadenza e rinuncia sanano gli eventuali debiti, ma questa è una scelta degli atenei stessi che per proprio regolamento con la cessazione della posizione amministrativa rinunciano ai propri crediti. Tor Vergata rinuncia ma ti annulla gli esami sostenuti negli anni in cui hai pagato solo parzialmente: se vuoi recuperarli, devi sanare la posizione debitoria relativa a quegli anni (e ovviamente non puoi essere stato iscritto a un anno accademico se non sei stato iscritto ai precedenti sino a quello di immatricolazione).
              BA Media & journalism BS Administration MPA Management & e-governance MBA General management LLM Law MA Political science MA Business and public communication PhD candidate

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