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giurisprudenza: pegaso o cusano?

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  • giurisprudenza: pegaso o cusano?

    Come da oggetto. Sono lavoratore, vorrei , prendermi la laurerea in legge, avendo già  la magistrale in sc politiche. --- qualcuno ha qualche esperienza diretta per consigliarmi questa o quella uni telematica? - entrambe hanno sedi nella mia città  il che non mi dispiace... - ho letto ovviamente opinioni contrastanti in rete e quindi non so che pesci pigliare.....

  • #2
    Quando trovi opinioni contrastanti ti consiglio di fare come ho fatto io e di guardare le valutazioni degli organi ufficiali (dell'ANVUR, pareri dei ministri del MIUR, di commissioni create ad hoc, ecc.).
    Chi è già  iscritto all'Unipegaso e all'Unicusano è logico che dirà  che sono la fine del mondo, in più girano molti recruiter da centri studio specialmente dell'Unipegaso che cercano nuove immatricolazioni ovunque come abbiamo visto qui

    http://www.università .com/master-un...er-online.html

    e in tanti altri siti.
    Partiamo subito col dire che entrambe hanno cattive valutazioni, che sono le uniche rimaste a utilizzare le crocette in tutto il panorama delle private (nel caso dell'Unipegaso gli esami scritti sono solo a crocette, nel caso dell'Unicusano in più hanno 3 domande aperte) e che attualmente le telematiche approvate dall'ANVUR sono l'Unimarconi e l'Uninettuno con delle note positive per l'Unitelma e l'Unifortunato.
    L'Unipegaso è una privata con molti problemi di docenza, ricerca e valutazioni, l'ANVUR ha definito la sua facoltà  di giurisprudenza "remedial per espulsi dal sistema universitario".
    L'Unicusano sta su un gradino sopra ma presenta delle criticità  che devono essere risolte entro l'anno accademico 2019-20.
    Io sono entrata nel mondo universitario con l'Unipegaso ma dopo un esame singolo sono scappata alla Marconi.
    La Marconi e La Nettuno sono più internazionali (la prima tende agli USA, la seconda all'Inghilterra), sono valutate positivamente e non creano problemi col titolo, l'Unicusano ha delle criticità  che spero risolverà  (le è stata contestata dal MIUR poca docenza), per quanto riguarda l'Unipegaso diciamo che è un percorso più facilitato rispetto ad altri atenei: 1.000 facciate di media per materia, esamino a crocette e fatto, laureato.
    Ovviamente il titolo nel mondo del lavoro è quello che è.
    Se dopo la laurea dovessi fare solo concorsi o avessi lo zio avvocato non avrei dubbi sul fare l'Unipegaso, se invece volessi un titolo che viene considerato di più almeno da organi ufficiali della Repubblica la Marconi e la Nettuno sono gli atenei telematici più importanti.
    Attualmente la Marconi è l'unica telematica con l'Unicusano che ha tolto la parola telematica dal suo nome.

    Nota dell'Amministratore: L'utente Marika a distanza di mesi da questo messaggio mi ha chiesto di avvisare chiunque si senta toccato da alcune sue osservazioni di contattarla per darle eventualmente la possibilità  di rettifica.
    Ultima modifica di Marika; 25-08-2017, 12:40.

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    • #3
      ti ringrazio per il tuo contributo - come sempre , come molti, il mio problema e' che posso dedicare allo studio solo le ore post cena - -- perche' sei scappata dalla pegaso? hai per caso il link dell'anvur sulla valutazione?

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      • #4
        I motivi principali sono stati segreteria malfunzionante e spendibilità  del titolo nel privato.
        Forse mi sbaglio, forse l'Unipegaso col tempo ha istituito un servizio di placement e si sta allineando alle private serie, però le valutazioni negative pesano e non sono state rese pubbliche nuove ricerche degli organi competenti.
        Valutazione ANVUR

        http://www.anvur.org/attachments/art..._pegaso_uv.pdf

        che poi è stata confermata in toto dalla commissione per le telematiche del 2014.
        In questo ulteriore documento del MIUR viene mostrato che addirittura il Ministero voleva impedire l'apertura di nuovi corsi di laurea come scienze economiche ed economia aziendale ma che dopo un ricorso al TAR ha dovuto rinunciare (p. 8).

        http://www.istruzione.it/allegati/re...elematiche.pdf

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        • #5
          Scusate qualcuno é iscritto alla Pegaso? Cortesemente vorrei contattarlo in privato.
          Grazie, Fabrizio

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          • #6
            Questo forum è invaso da cavallini alati, per contattarli dal topic basta che clicchi sul loro nickname e poi su invia messaggio privato.

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            • #7
              Mi accodo perchè sono interessato all'argomento essendo un lavoratore a tempo pieno. Quanto tempo in media bisogna "spendere" per seguire queste università ? Ci sono percorsi studiati per i lavoratori o è tutto lasciato a carico allo studente su come affrontare/preparare gli esami?

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              • #8
                Le telematiche non sono tutte uguali: valutazioni ANVUR e MIUR hanno stabilito che come le statali e le private sono diverse fra loro lo sono anche le telematiche.
                Sinteticamente potremmo dire che ci sono telematiche di prima fascia (Marconi e Nettuno), di seconda fascia (Unitelma e Unifortunato), di terza fascia (Unicusano e Unipegaso) e di quarta fascia (Ecampus).
                Dalla terza fascia compresa in giù entriamo nel campo delle polemiche, della svalutazione del titolo e qualche anno fa addirittura di voci di revoca dell'accredito da parte del MIUR.
                Non sono catalogabili telematiche che dipendono da statali (Unidav) o troppo piccole come l'Unimercatorum.
                Come si distinguono per assunzioni, ricerca e facoltà  si distinguono anche per la didattica così ad esempio l'Uninettuno calcola i minuti passati on line, obbliga alla partecipazione coi tutor e ha prove intermedie per l'accesso agli esami, l'Unimarconi punta sullo studio sui libri o su compendi coi punti importanti evidenziati da slide, l'Unipegaso ha dispense molto riassuntive.
                E' difficile dire quale sia la vera telematica per studenti lavoratori perchè dipende dalla didattica con cui si trova meglio una persona.
                Ma non a caso nomino spesso le valutazioni perchè molte persone alla fine del percorso accademico, superata la gioia della laurea, piangono lacrime amare.
                Ultima modifica di Marika; 03-11-2017, 19:19.

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                • #9
                  Originariamente inviato da Marika Visualizza il messaggio
                  Se dopo la laurea dovessi fare solo concorsi o avessi lo zio avvocato non avrei dubbi sul fare l'Unipegaso
                  Buongiorno.

                  Vedo che ricorre spesso questo consiglio da parte di Marika. Non so quanto in che misura applichi la figura retorica dell'ironia, ma mi permetto di dire la mia seriamente.

                  Faccio una premessa.
                  Sono anni che non intervengo più in questo forum. Nel frattempo mi sono laureato (presso una statale, la stessa in cui ero iscritto all'epoca), mi sono re-immatricolato presso lo stesso ateneo con abbreviazione di corso per conseguire una seconda laurea e, in séguito a vincita di una sequela di concorsi pubblici, ho iniziato la carriera direttiva nella pubblica amministrazione: attualmente rivesto la qualifica di funzionario (categoria giuridica apicale del comparto) e sono a tempo indeterminato (sono stato arruolato alla fine del 2016 nell'amministrazione attuale in séguito a qualche anno di precariato in altro ente).
                  Già  oggi posso ricoprire incarichi di posizione organizzativa e assumere la responsabilità  di strutture complesse, nonché ottenere deleghe dirigenziali ad interim.
                  Per l'accesso ai ruoli della dirigenza, che avviene per concorso, è sufficiente maturare 5 (cinque) anni di servizio in una posizione funzionale per la quale al momento dell'assunzione era richiesta una laurea. Questa è un'ipotesi puramente teorica poiché l'amministrazione presso cui presto servizio ha un eccesso di personale con qualifica dirigenziale, ragion per cui man mano che i dirigenti vanno in pensione (oppure vengono destinati, con i soliti giochetti politici, altrove; tipicamente accade con enti sottoposti alla nostra vigilanza, la nomina della cui dirigenza compete a noi o alla quale noi concorriamo) non vengono rimpiazzati: tipicamente vengono accorpate le strutture con a capo un dirigente; qualora ciò non sia ritenuto possibile o conveniente, un unico dirigente assume la reggenza di più strutture, oppure viene delegato un funzionario "a scavalco" (ovviamente quel funzionario non sono io perché non posseggo alcuna tessera di partito ).
                  I concorsi per consuetudine invalsa negli ultimi anni tendono ad essere per soli esami: una volta accertato il possesso dei requisiti di accesso, i candidati partono tutti da zero, indipendentemente dai voti con cui hanno conseguito i titoli necessari e dal possesso di titoli superiori o ulteriori.
                  Da tutto ciò consegue che non mi occorrono ulteriori titoli accademici. Tuttavia, spero di proseguire la mia carriera conseguendo anche una laurea magistrale, per tenermi impegnato, aggiornato e allenato, nonché per interesse personale. Sia mai che questa laurea magistrale un giorno mi possa risultare utile per l'accesso a un corso di dottorato di ricerca (ammesso che la mia amministrazione mi conceda l'aspettativa) oppure per l'accesso a un corso-concorso della SNA (Scuola nazionale dell'amministrazione, che ha accorpato le precedenti SSPA, SSEF e SSPAL), anche se per quanto concerne quest'ultimo è tutto in forse poiché sono diversi anni che è previsto un riordino che non arriva mai.

                  Orbene, sono indeciso se Economia e dritito per l'impresa e la pubblica amministrazione all'Unimore oppure Giurisprudenza presso una telematica.
                  Il motivo per cui per Giurisprudenza opterei per una telematica è che sarebbe l'unica a garantirmi la convalida di un gran numero di crediti in virtù delle due lauree già  in mio possesso (che comunque sono nell'à mbito giuridico-politico-economico). Le università  tradizionali ”“ che siano statali o pubbliche non statali (nel sistema universitario italiano l'università  privata non esiste) ”“ generalmente non consentono di prevalutare la carriera e francamente, tanto più che ci sono già  passato con un trasferimento tanti anni fa nonché per l seconda laurea, non vorrei dovermi ritrovare a pagare le tasse di iscrizione, attendere la delibera (che a volte arriva sinanche dopo 6 ”“ sei ”“ mesi) e poi dovermi pentire e magari attendere il successivo settembre (senza potere recuperare i soldi, anzi spendendone degli altri per ottenere il foglio di congedo) per effettuare un nuovo tentativo.
                  Per quanto concerne Economia, invece, individuati i (pochi) corsi di tipo misto economico e giuridico che afferiscano alla classe LM-77 o alla LM-56 (sono quelle che consentono l'accesso al praticantato e quindi all'esame di Stato per l'abilitazione alla professione di dottore commercialista e sono più favorevoli per l'insegnamento), e scartati quelli ai quali non è possibile accedere con i titoli e/o i requisiti curriculari attualmente in mio possesso, un ateneo vale l'altro poiché, non possedendo titoli superiori alla laurea, non ho diritto a convalide nel corso di laurea magistrale (a dire la verità  ho trovato una telematica ”’ no, non è la Pegaso ”’ che mi riconoscerebbe ai fini della magistrale alcuni crediti maturati in sovrannumero nelle due carriere di primo ciclo, ma per un corso di laurea magistrale di un'altra classe, che non mi interessa).

                  Ora, essendo io oramai un esperto di concorsi e avendo anche istruito pratiche al riguardo e fatto parte di commissioni, so benissimo che ai fini dell'accesso al pubblico impiego (d.lgs. 165/2001) l'unica cosa che conta è il valore legale del titolo di studio, quindi non possono essere fatte discriminazioni tra titoli conseguiti presso l'uno o l'altro ateneo; anzi la mia amministrazione, onde evitare discriminazioni involontarie dovute a pregiudizi dei commissari, le uniche che fornisce a questi in sede di prove concorsuali sono nomi, cognomi e date di nascita dei candidati, quindi chi si ritrova a esaminare costoro non sa né in cosa sono diplomati (per i concorsi che richiedono il diploma) o laureati (ovviamente nell'à mbito dei diplomi e delle lauree ammessi dal bando: ma ci sono anche quelle equipollenti ai sensi di legge e di regolamento e cioè se il bando parla di Economia, Giurisprudenza e Scienze politiche è facile che ci si ritrovi partecipanti laureati in Sociologia) né dove né con quale voto.
                  Tuttavia ”’ e qui entro nel merito di quanto ciclicamente suggerito da Marika ”’ per superare il concorso (nel senso di essere dichiarati idonei) bisogna conoscere le materie e possedere anche una certa padronanza espositiva; per vincerlo, poi (nel senso di collocarsi in una posizione in graduatoria utile per essere assunti subito, sulla base dei posti messi a concorso), bisogna essere più bravi degli altri. E vi dirò che nella mia esperienza qui dentro e nei laddove sono stato precedentemente la classifica che viene fuori rispecchia quasi fedelmente il cursus studiorum dei concorrenti: andando a verificare a posteriori, si scopre che sistematicamente quelli collocati più in alto sono quelli che pure si sono laureati con i voti più alti e presso talune università  (ad esempio Pisa e Federico II); contrariamente a quello che si possa pensare, invece, i laureati in Scienze politiche (solo triennale e, spesso, neanche presso atenei particolarmente blasonati) tendono a primeggiare rispetto ai laureati (magistrali a ciclo unico) in Giurisprudenza, mentre le performances dei laureati in Economia sono quasi sempre peggiori (teniate presente che stiamo parlando di concorsi nei quali le materie più ricorrenti sono diritto costituzionale, diritto dell'Unione europea, diritto amministrativo, diritto regionale e degli enti locali, normativa sul pubblico impiego e sui contratti e appalti pubblici, talvolta diritto del lavoro ed elementi di diritto penale, più raramente diritto internazionale; da quando io sono qua l'unico concorsoi in cui erano previste materie economico-aziendali e statistiche rano per personale di categoria giuridica inferiore, con diploma).
                  Altra cosa: a parità  di merito prevale per legge la persona più giovane, ma questa è una norma di rara applicazione in quanto i giovani tendono ad essere più preparati, specie se freschi di studi.
                  Ciò che voglio dire è che frequentare l'università  presso cui, anche per caratteristiche individuali, si riesce a conseguire prima il titolo potrebbe non pagare sul medio periodo, rivelandosi alla lunga una scelta fallimentare.
                  Non che per partecipare a un concorso si possa fare affidamento unicamente su ciò che si è studiato all'università : è comunque necessario ristudiare, anche perché il grado di approfondimento richiesto è differente e spesso è necessario concentrarsi su aspetti che nell'accademia vengono trascurati (e, viceversa, trascurare quelli che invece in accademia hanno un certo peso). Ma una cosa è ristudiare ciò di cui già  si ha padronanza e quando si è abituati ad affrontare un à mbito disciplinare con un certo metodo, altra è essere completamente a digiuno di una materia sulla quale bisogna sapere tutto a menadito in un mese, con tutte le vie di mezzo possibili e immaginabili.

                  Nel mio caso mi iscriverei comunque alla Pegaso, se mi convalida più esami di altre, ma gli esami convalidati sarebbero frutto di conoscenze e competenze che ho appreso nella mia precedente carriera. E francamente non mi va di rimettermi a studiare cose che ho già  fatto. Ma per uno che comincia dall'inizio, è appassionato dell'argomento e ha voglia o comunque non paura di studiare”¦ prima di pensare alle scorciatoie cerchi anche di calcolare quanto queste scorciatoie possano valere la pena di rinviare lo studio necessario a superare concorsi pubblici ed esami di abilitazione.
                  Ultima modifica di dottore; 16-05-2020, 21:08.
                  BA Media & journalism BS Administration MPA Management & e-governance MBA General management LLM Law MA Political science MA Business and public communication PhD candidate

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                  • #10
                    Allora, due cose veloci.

                    1. Se scrivi così tanto è difficile leggerti e capire quello che intendi. Il tuo modo di scrivere è impeccabile, ma costringi a tornare spesso indietro e rileggere passaggi del testo sulla base di nuovi dati, per cui non si riesce mai ad arrivare alla fine di un ragionamento senza prima stancarsi. Io ti ho letto con piacere, non credo sia lo stesso per tutti.

                    2. L'Unitelma fa ottimi prezzi ai dipendenti statali quindi te la consiglio.

                    Riguardo ciò che sostieni, diciamo che l'ANVUR è stata abbastanza chiara sulla facoltà  di giurisprudenza dell'Unipegaso: "remedial per espulsi dal sistema universitario", però devi anche tenere presente i 18 mesi trascorsi nello studio legale per il praticantato.
                    Siamo tutti d'accordo che ci deve essere una solidissima base di diritto studiato all'università , però si può anche cercare di colmare i vuoti durante il praticantato.
                    Detto questo, sarebbe interessante se il CNF o un organo simile stilasse una classifica degli studenti telematici (diversificati da università  a università ) che sono diventati avvocati in modo da girare i dati al MIUR per valutare la disattivazione di alcuni corsi.
                    Ormai si sa che l'Unipegaso laurea con 30 crocette a esame (qualche maligno sostiene che queste domande a risposta multipla si trovino già  in piattaforma), a questo punto sarebbe interessante sapere quanti di questi "crocettari" diventano avvocati, non trovi?

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                    • #11
                      Originariamente inviato da Marika Visualizza il messaggio
                      1. Se scrivi così tanto è difficile leggerti e capire quello che intendi.
                      Diciamo che intendo stimolare delle riflessioni e lasciare «aperte» le conclusioni, in maniera tale che ognuno si faccia un'idea sua. Mi limito a fornire elementi... Tanti (forse troppi: lo riconosco ).

                      2. L'Unitelma fa ottimi prezzi ai dipendenti statali quindi te la consiglio.
                      Solo statali o tutta la P.A.?
                      Comunque con UniTelma l'impatto è stato negativo e ti spiego perché. Ho mandato l'istanza di riconoscimento con tutti gli esami della carriera interrotta per trasferimento + quelli della prima laurea + quelli della seconda laurea (compresi i due ancora da sostenere, specificandolo) + altri titoli (un perfezionamento da 6 crediti) + informazioni circa la mia carriera professionale. Mi hanno convalidato più crediti che alla Pegaso, ma siccome quelli residui sono meno pesanti in termini di crediti alla fine me ne ritroverei con due da sostenere in più rispetto alla Pegaso. Il problema è che nell'effettuare le convalide, oltre ad aver fatto delle ipotesi estremamente bizzarre per usare un eufemismo (fa' conto che io ho sostenuto Fischio e Fischio è presente anche nel piano di studi di destinazione, nel quale però Fischio è stato convalidato per Fiasco, da me non sostenuto, con richiesta di ripetere l'esame di Fischio; per gli esami a scelta inoltre hanno pescato a casa, senza tener conto né dei settori scientifico-disciplinari né dell'affinità  del percorso formativo né di quelli maggiormente più favorevoli in termini di valutazione), non hanno tenuto conto dell'esperienza lavorativa (per la quale mi aspettavo la convalida dei 12 crediti massimi riconoscibili ai sensi della normativa vigente) e del perfezionamento. Poco male, se non fosse che non sono in alcun modo contattabili: per telefono alzano si rifiutano di fornire assistenza, limitandosi a invitare a compilare il modulo di prevalutazione sul sito, e alle mail non rispondono, nemmeno scrivendo direttamente agli indirizzi da cui provengono le prevalutazioni; essendo un'università  telematica, devo presupporre che non abbiano neanche uno sportello fisico deputato all'orientamento, che comunque mi risulterebbe complicato da raggiungere, quindi a chi mi rivolgo? Anche per capire se convalidano i crediti dei master e secondo quali criteri (ad esempio in Pegaso convalidano quelli dei loro stessi master, anzi ti incentivano a conseguire prima un master per abbreviare il percorso, o meglio conseguire più titoli nello stesso tempo, cosa che peraltro ho visto pure in alcuni atenei statali come Cassino e Ca' Foscari). A questo aggiungi che le pochissime testimonianze che trovo in Rete parlano di un ateneo disorganizzato come la Sapienza; del resto, a quello che ho capìto la sua sede è praticamente una stanza dentro al campus della Sapienza (città  universitaria). Immagino che una volta immatricolati e ottenute le credenziali si apra un mondo, ma se mi permetti gradirei un minimo di trasparenza anche prima di fare il passo, o quantomeno che non mi sia sollevato il classico muro di gomma ogni volta che tento di penetrare nei suoi meandri, cosa che ho provato a fare più volte, in tempi diversi, sempre con scarsa (per non dire nulla) soddisfazione.
                      Anche la Marconi non mi ha convinto, ma per un altro motivo. Alla UniCusano convaliderebbero pochissimi esami, mentre per eCampus stenderei un velo pietoso (al telefono non rispondono proprio, alle richieste via e-mail ivi comprese le istanze di prevalutazione non replicano e se hai la cattiva idea di fornire loro il tuo numero di cellulare prepà rati a sclerare fino a quando non andrai di persona alla sede Cepu da cui partono le telefonate per dir loro di smetterla).

                      devi anche tenere presente i 18 mesi trascorsi nello studio legale per il praticantato.
                      Personalmente non posso svolgere il praticantato”¦ ma non mi interessa fare l'avvocato.

                      sarebbe interessante sapere quanti di questi "crocettari" diventano avvocati, non trovi?
                      E quanti diventano magistrati?
                      BA Media & journalism BS Administration MPA Management & e-governance MBA General management LLM Law MA Political science MA Business and public communication PhD candidate

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                      • #12
                        Dunque, andiamo per ordine.
                        Io sull'Unitelma ho sentito pochissime voci e quelle che mi sono giunte erano positive. La valutazione dell'ANVUR non è il massimo ma non credo che abbattano corsi di laurea considerando anche che sono pochi rispetto ad altre telematiche.
                        L'esperienza che hai avuto è stata pessima e se è vera la storia della stanza in Sapienza a questo punto la eviterei.
                        L'impressione che ho avuto di quell'ateneo è di una scorciatoia per dipendenti pubblici che non riescono a tenere il passo in Sapienza, scommessa persa perchè gli immatricolati ad oggi sono pochissimi.
                        Confermo che non sono trasparenti, comunque per le convenzioni puoi scrivere a convenzioni@unitelmasapienza.it e chiedere se possono offrire qualcosa. So che alcuni dipendenti pubblici (scusami ma non mi ricordo il settore) hanno pagato circa 1.000 €, forse anche meno.
                        Sulla Marconi se posso darti una mano sono qui e ti premetto che non voglio solo elogiarla: se mi dici una sua criticità  e se è vera te la confermo seduta stante.

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                        • #13
                          Originariamente inviato da dottore Visualizza il messaggio
                          ad esempio in Pegaso convalidano quelli dei loro stessi master, anzi ti incentivano a conseguire prima un master per abbreviare il percorso, o meglio conseguire più titoli nello stesso tempo.
                          Ahia

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                          • #14
                            Originariamente inviato da Marika Visualizza il messaggio
                            Confermo che non sono trasparenti, comunque per le convenzioni puoi scrivere a convenzioni@unitelmasapienza.it e chiedere se possono offrire qualcosa. So che alcuni dipendenti pubblici (scusami ma non mi ricordo il settore) hanno pagato circa 1.000 €, forse anche meno.
                            Ma se non rispondono a nessuna mail a nessun altro indirizzo risponderanno mai a questo?
                            E sapessi per telefono come sono sbrigativi nel liquidarti. Il bello è che una volta chiedo di parlare con un addetto all'orientamento e questa mi risponde «In che senso orientamento?». L'esatto opposto di eCampus, che, anzi, cerca di carpirti quante più informazioni possibile.

                            Sulla Marconi se posso darti una mano sono qui e ti premetto che non voglio solo elogiarla: se mi dici una sua criticità  e se è vera te la confermo seduta stante.
                            A dire il vero con la Marconi ho avuto un'esperienza strana.
                            Anni e anni fa, quando ero combattuto sulla prosecuzione degli studi, mandai richieste di riconoscimento un po' a tutte le università  telematiche che già  esistevano, tra cui appunto la Marconi. Non avevo neanche completato gli esami della prima laurea. Per curiosità , mi informai su diversi corsi della Marconi, molti dei quali negli anni sono stati poi disattivati. Io avevo maturato circa 150 crediti, credo. Nel corso in cui mi convalidavano meno, Scienze e tecniche psicologiche, erano 60 crediti, mentre per Scienze del servizio sociale eravamo sui 120, Scienze dell'amministrazione (non ricordo se si chiamasse esattamente così) tutti e 150, magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza e Scienze dei servizi giuridici non ricordo bene ma sempre comunque più di 100 (di più per Giurisprudenza), Scienze politiche 130.
                            Oggi, che sono laureato e mi mancano tre esami per la seconda laurea, e ho al mio attivo (grazie a un perfezionamento e degli esami sovrannumerari) la bellezza di 255 crediti (pari a oltre 4 anni accademici), ho mandato un'altra volta la richiesta di riconoscimento a varie telematiche.
                            Ebbene, la Marconi mi convaliderebbe meno esami dell'altra volta, e non certamente perché i piani di studio sono cambiati: per Scienze politiche solo 115, per Giurisprudenza 90
                            Ho fatto un po' di storie (e a dire il vero la Marconi è l'unica che ti risponde quando replichi alle e-mail richiedendo chiarimenti etc.!), contestando soprattutto il mancato riconoscimento dei 12 crediti per competenze e abilità  professionali e la mancata convalida dell'unico esame di filosofia quando io ne avevo fatti tre (per la cronaca, all'epoca me lo avevano convalidato prendendone uno di sociologia). In particolare ho scritto che mi sembrava strano che, proprio adesso che sono un funzionario pubblico oramai da diversi anni, di ruolo da due e in precedenza a tempo determinato, con mansioni riconducibili a diversi settori scientifico-disciplinari (il possesso di competenza nei quali è stato verificato nelle prove concorsuali, documentabili in quanto quelle scritte sono depositate agli atti e per quelle orali ci sono i verbali che specificano le materie e forse pure le domande che mi sono state rivolte), non prendono in considerazione la mia attività  lavorativa, mentre all'epoca, che avevo svolto solo lavori saltuari o comunque precari che peraltro non avevo neanche dichiarato, mi avevano messo le convalide per competenze di default, senza neanche sapere in quali à mbiti avevo maturato esperienze.
                            Sai cosa mi hanno risposto? Che loro normalmente riconoscono 12 crediti ai dipendenti pubblici, compresi quelli non laureati (ai quali, per inciso, non sono richieste le competenze che sono richieste a me e che non sono titoari delle responsabilità  di cui sono titolare io; anzi se vogliamo dirla tutta io nell'esercizio delle mie funzioni rivesto la qualifica di pubblico ufficiale e loro no), praticamente di default, ma nel mio caso non lo possono fare perché, sulla base della mia carriera (che, per la cronaca, consta di 255 crediti, cioè di oltre 4 anni academici), mi hanno convalidato già  troppo, senza specificare quali sarebbero i fantomatici limiti.
                            Addirittura vogliono farmi ripetere un esame che ho già  sostenuto due volte tra prima e seconda laurea, per un totale di 15 crediti, 9 + 6. Nel piano di studi della Marconi è da 12. Io in quel settore, oltretutto, ho altri 12 crediti, per un totale di 27.
                            Inoltre pare che sul riconoscimento dei 12 crediti per competenze abbiano cambiato completamente strategia, nel senso che un tempo riconoscevano proprio esami, mentre oggi li mettono come altre attività  formative (stages, tirocinà®, abilità  informatiche o di lingue) o al massimo, semmai queste non dovessero essere previste, come esami a scelta. Praticamente siamo passati da un eccesso all'altro, perché quando il limite non c'era e poi fu fissato in 60 crediti e poi 30 erano decisamente più generosi. Ora che esiste un limite (peraltro fissato per legge e non per decreto o addirittura circolare ministeriale, quindi in alcun modo derogabile) hanno introdotto una restrizione che non ha senso d'essere perché il limite è già  piuttosto stretto di suo.
                            Per la cronaca, conosco diverse persone che hanno fatto il giochetto di passare da una università  all'altra solo per discutere la tesi, e non solo con il vecchio ordinamento, in cui c'era identità  di piani di studio, con integrale convalida di tutti gli esami sostenuti, e stiamo parlando di trasferimento da statale a statale. Anzi, a pensarci bene lo ha fatto una ex di mio cugino che è passata da Medicina e chirurgia vecchio ordinamento a Medicina e chirurgia specialistica a ciclo unico (non c'erano ancora le magistrali) non ricordo se dalla Sun alla Federico II o viceversa: si ritrovò convalidati tutti e sei gli anni pari pari.
                            BA Media & journalism BS Administration MPA Management & e-governance MBA General management LLM Law MA Political science MA Business and public communication PhD candidate

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                            • #15
                              Io so che alla Marconi ci sono due valutazioni di esperienze lavorative e carriera universitaria: una quando chiedi informazioni e una ufficiale, può darsi che tu abbia incontrato una segretaria "di coccio" durante la prima valutazione che è fatta pro forma. A quei tempi c'erano delle segretarie veramente poco gentili che un anno fa sono state sostituite con ragazze giovani bilingue per l'apertura della sede a Miami (secondo me inutile ma questo è tutto un altro discorso).
                              Comunque a volte anche dopo la seconda valutazione ci sono delle convalide di esami senza alcuna logica perchè da quello che ho capito cercano di attenersi il più possibile ai tipi di esame che hai già  fatto, ma quando non trovano concordanza perchè il corso precedente è troppo vecchio o perchè non hanno esami che corrispondono vanno a calcolo matematico dei CFU e "a c***o di cane", per citare "Boris".
                              Il fatto che non ti abbiano riconosciuto l'esperienza lavorativa mi sembra poco chiaro e anche contro il codice etico dell'ateneo. Puoi farti valere scrivendo al direttore di facoltà  o al Rettore.
                              Il Rettore è una donna intelligente e la dirigenza collegata di solito risponde cortesemente per casi come il tuo.
                              Comunque se ti può interessare nel passaggio da statale alla Marconi (passando per un esame singolo all'Unipegaso) anch'io ho fatto un doppio esame (stesso SSD) e ad oggi nessuno mi ha spiegato perchè.
                              Faccio finta di niente perchè mi trovo bene.
                              Ho letto con attenzione il giochetto dei passaggi da un'università  all'altra per discutere la tesi, diciamo che nel caso dell'Unipegaso la questione sarebbe più grave perchè se posso farmi riconoscere esami con "pacchetti master" in pratica posso arrivare alla tesi quasi senza presentarmi di fronte a un professore.
                              Io lo trovo angosciante e mi stupisce che l'ANVUR non ne abbia parlato.

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