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  • #91
    Originariamente inviato da Dannsup Visualizza il messaggio
    Se guardo le videolezioni ma studio più che i libri obblig., va bene lo stesso?
    Per corsi di laurea di questo tipo, per come sono (purtroppo) impartiti in Italia, seguire le lezioni è quasi sempre non solo pressoché inutile, ma anche controproducente, dato che fanno perdere tempo, e i docenti quasi sempre si limitano a ripetere quello che sta sui libri. Si fa prima a studiarsi i manuali di riferimento, se poi vai su Docsity o Studocu e cerchi bene, spesso trovi ottimi riassunti da stampare in copisteria, con cui studi anche meglio e fai pure prima.

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    • #92
      Originariamente inviato da dottore Visualizza il messaggio
      non ha senso affrontare studi di questo genere se non con lo scopo di andare a insegnare.
      È così per pressoché tutti. Eccetto chi andrà a scrivere i libri che pubblicherà Adelphi, e chi, per conto di Adelphi, scrivera prefazioni, introduzioni, «spalle», deciderà se pubblicare o meno, ... più chi farà carriera di ricerca e/o insegnamento nell'università. E altro di simile, che può essere un'ambizione non irragionevole in uno studente su... duecento? O mille.



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      • #93
        Vi ringrazio. In verità mi preoccupa il carico di studio...

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        • #94
          Adesso valuto bene il da farsi. Due ore al giorno non è un problema...

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          • #95
            Come funziona per gli esami? Iscrivendomi nei prossimi giorni, quando dovrei dare il primo?

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            • #96
              Buonasera. Torno a scrivere sul forum dopo aver riflettuto. Non sono sicuro che beni culturali sia la scelta corretta. Sicuramente potrei insegnare, ma entrare in "quel mondo" è difficile. Rimanendo su Uninettuno, la facoltà di Giurisprudenza e poi magistrale in gestione di imprese e tecnologie digitali? oppure psicologia?

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              • #97
                Dannsup , mi spieghi perché hai questa ossessione della magistrale? Oltretutto la magistrale LM-77 della Nettuno non è aperta senza obblighi formativi aggiuntivi ai laureati di classe L-14.
                Con Psicologia (LM) si lavora meno che con Beni culturali (L).
                BA Media & journalism BS Administration MPA Management & e-governance MBA General management LLM Law MA Political science MA Business and public communication PhD candidate

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                • #98
                  Ah, capisco. Non è un'ossessione, semplicemente credo che con una magistrale si abbiano più possibilità.

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                  • #99
                    Originariamente inviato da Dannsup Visualizza il messaggio
                    Ah, capisco. Non è un'ossessione, semplicemente credo che con una magistrale si abbiano più possibilità.
                    Innanzitutto devi considerare la tua età e la tua esperienza.

                    A parte questo, devi tener presente che le università variano spesso la propria offerta formativa.
                    Certamente le università telematiche hanno un'offerta più stabile e tendono semmai a incrementarla disattivando raramente corsi preesistenti e non apportando frequenti variazioni agli ordinamenti didattici (che nelle università tradizionali vengono modificati anche ogni anno, tanto che oramai il concetto di coorte è stato traslato dal gergo militare a quello universitario); tra le telematiche, poi, la Nettuno è quella che ha l'offerta formativa più statica (malgrado sia pioniera dell'innovazione e sicuramente sia all'avanguardia in altro). Pur essendo ciò vero, e dunque potendo ragionevolmente prevedere che anche se vai un annetto fuori corso al momento in ci avrai conseguito la laurea la magistrale che ti interessa oggi potrebbe ancora esistere tal quale, devi tener presente che la laurea magistrale non è parte integrante di un unico percorso che inizia con il primo ciclo, ma costituisce un ulteriore tassello del percorso formativo che va scelto con una certa maturità anche in considerazione dell'esperienza acquisita nel ciclo già concluso, sulla base degli interessi scientifici sviluppati, delle esigenze sopraggiunte, delle opportunità lavorative che già si sono presentate e di quelle che si intende perseguire… Insomma, non può essere un obiettivo da programmarsi sin d'ora, ma deve necessariamente delinearsi in corsa, tenendo sempre presente che la laurea magistrale non è obbligatoria e che conseguirla in immediata successione alla laurea senza tentare prima una spendita di quest'ultima sul mercato del lavoro implica in gran parte dei casi che dopo la laurea magistrale si andrà a svolgere, in ritardo, un'attività lavorativa che si sarebbe potuta svolgere anche con la laurea semplice.
                    BA Media & journalism BS Administration MPA Management & e-governance MBA General management LLM Law MA Political science MA Business and public communication PhD candidate

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                    • Originariamente inviato da dottore Visualizza il messaggio
                      Innanzitutto devi considerare la tua età e la tua esperienza.

                      A parte questo, devi tener presente che le università variano spesso la propria offerta formativa.
                      Certamente le università telematiche hanno un'offerta più stabile e tendono semmai a incrementarla disattivando raramente corsi preesistenti e non apportando frequenti variazioni agli ordinamenti didattici (che nelle università tradizionali vengono modificati anche ogni anno, tanto che oramai il concetto di coorte è stato traslato dal gergo militare a quello universitario); tra le telematiche, poi, la Nettuno è quella che ha l'offerta formativa più statica (malgrado sia pioniera dell'innovazione e sicuramente sia all'avanguardia in altro). Pur essendo ciò vero, e dunque potendo ragionevolmente prevedere che anche se vai un annetto fuori corso al momento in ci avrai conseguito la laurea la magistrale che ti interessa oggi potrebbe ancora esistere tal quale, devi tener presente che la laurea magistrale non è parte integrante di un unico percorso che inizia con il primo ciclo, ma costituisce un ulteriore tassello del percorso formativo che va scelto con una certa maturità anche in considerazione dell'esperienza acquisita nel ciclo già concluso, sulla base degli interessi scientifici sviluppati, delle esigenze sopraggiunte, delle opportunità lavorative che già si sono presentate e di quelle che si intende perseguire… Insomma, non può essere un obiettivo da programmarsi sin d'ora, ma deve necessariamente delinearsi in corsa, tenendo sempre presente che la laurea magistrale non è obbligatoria e che conseguirla in immediata successione alla laurea senza tentare prima una spendita di quest'ultima sul mercato del lavoro implica in gran parte dei casi che dopo la laurea magistrale si andrà a svolgere, in ritardo, un'attività lavorativa che si sarebbe potuta svolgere anche con la laurea semplice.
                      Grazie per la spiegazione esauriente. In pratica con Beni culturali sarei "obbligato" a fare una magistrale. Visto il titolo "poco spendibile" nel mondo del lavoro. Mentre con altre triennali avrei più possibilità? Alla luce anche della mia situazione (problemi motori) quale potrebbe essere un percorso migliore?

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                      • Guarda, a giudicare dai dati AlmaLaurea le lauree che hanno molta efficacia sul mercato del lavoro da sole, oltre a quasi tutte quelle sanitarie (soprattutto Infermieristica, Infermieristica pediatrica, Ostetricia, TSRM e TSLBM), quelle del gruppo ingegneristico, quelle in Statistica e quelle in Scienze della comunicazione. Queste ultime danno risultati analoghi o lievemente migliori a quelli della LM-59 e nettamente migliori rispetto a quelli della LM-19 e della LM-92.
                        Beni culturali in realtà non è che ti obblighi a conseguire una magistrale; la magistrale ti serve se vuoi insegnare, che è di fatto l'unico sbocco che ti dà il settore umanistico. Se cerchi un lavoro nel privato, fornisce sostanzialmente le stesse opportunità di qualsiasi altra laurea umanistica, con o senza magistrale, cioè la possibilità di accedere a quei posti impiegatizi per i quali il datore di lavoro apprezza genericamente una laurea e magari ti inquadra a un livello contrattuale richiedente il diploma, al pari di un qualsiasi diplomato in ragioneria. Identico discorso varrebbe per Lettere, Filosofia, Storia, forse anche per Sociologia, che viene percepita come laurea umanistica anche se teoricamente non lo è.
                        BA Media & journalism BS Administration MPA Management & e-governance MBA General management LLM Law MA Political science MA Business and public communication PhD candidate

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                        • Grazie per la risposta. Una laurea di scienze della comunicazione nel privato può essere utile?

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                          • Originariamente inviato da Dannsup Visualizza il messaggio
                            Grazie per la risposta. Una laurea di scienze della comunicazione nel privato può essere utile?
                            Per me no. Basta dare un'occhiata ai vari annunci di lavoro per posizioni aperte in societa' medio grandi. Le lauree piu' gettonate sono economia, statistica, ingegneria, informatica e giurisprudenza (per posizioni ovviamente legali).
                            Per esperienza (ho lavorato solo in multinazionali, in Italia e all'estero) e i pochi colleghi laureati in comunicazione occupavano posizioni solo nel marketing.
                            Per il settore pubblico non mi esprimo perche' non conosco.

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                              Grazie per la risposta. Una laurea di scienze della comunicazione nel privato può essere utile?
                              Direi praticamente solo nel privato, essendo la legge 150/2000 e il relativo regolamento di attuazione (DPR 422/2001) largamente disattesi: in 23 anni saranno usciti 40 concorsi per funzionari o istruttori direttivi oppure dirigenti della comunicazione e almeno 2 su 10 non includevano nemmeno la laurea in Scienze della comunicazione tra i titoli ammessi, 7 dei rimanenti 8 prevedevano la laurea in Scienze della comunicazione in alternativa ad altre lauree scelte da ogni singola amministrazione senza apparente criterio (diciamo pure in maniera assai fantasiosa), 5 su 10 prevedevano l'iscrizione all'albo dei giornalisti nonostante la legge distingua chiaramente tra attività di informazione (il c.d. giornalista pubblico), attività di comunicazione istituzionale (ad esempio quella svolta negli uffici per le relazioni con il pubblico) e ufficio del portavoce e vieti la sovrapposizione delle funzioni diversamente disciplinate, anche in capo a chi possieda i requisiti per svolgerne più d'una. Last but not least, in alcuni bandi sono ammessi o solo giornalisti professionisti o solo giornalisti pubblicisti (questo è veramente il colmo). Se poi andiamo a vedere i bandi per assistenti o istruttori, ho sempre visto richiedere un diploma generico e nella maggior parte dei casi, anche quando si trattava di svolgere attività giornalistica, non era richiesta l'iscrizione all'albo. A dire la verità, più raramente rispetto al solito ho visto richiedere una laurea magistrale anziché una laurea semplice.
                              Quanto al settore privato, la classe L-20 è una classe indubbiamente debole rispetto a L-18 e L-33, per non parlare di L-41, ma più forte rispetto a L-14, L-16 e L-36 e molto più forte rispetto a L-40 e a tutte le umanistiche. Non considero la L-39 perché ha come sbocco naturale e di fatto esclusivo la pubblica amministrazione (comuni prevalentemente, ma anche sanità e DAP). Come detto, secondo AlmaLaurea la L-20 da sola ha risultati analoghi a quelli della LM-59 e addirittura migliori rispetto alla LM-19 e alla LM-92; questi dati vanno letti tenendo conto di due elementi: il primo è che oltre il 59% dei laureati LM-59, oltre il 53% dei laureati LM-92 e oltre il 39% dei laureati LM-19 ha una laurea L-20; il secondo è che AlmaLaurea tiene conto della condizione occupazionale solo ed esclusivamente di coloro che nel questionario somministrato a fine corso dichiarano di non essere intenzionati a proseguire immediatamente gli studi e coloro che nei questionari somministrati a 1 e 5 anni dichiarano di non essere più iscritti ad altro corso di studi. Tieni comunque presente che la L-20 ha come sbocchi moltissimi lavori quasi costitutivamente precari, in settori in cui non è difficilissimo entrare ma il precariato è strutturale, e spesso il titolo di studio non è la chiave di accesso; i pochi lavori di qualità a cui si può aspirare con una L-20, perlopiù nel marketing, subiscono la forte concorrenza della L-18, che, nel contempo, offre più ampie opportunità.
                              BA Media & journalism BS Administration MPA Management & e-governance MBA General management LLM Law MA Political science MA Business and public communication PhD candidate

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                              • Grazie. Invece per insegnare educazione fisica cambia qualcosa rispetto a lettere?

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